La giornata di oggi sarà decisamente impegnativa: si cercherà infatti di andare a stanare Thor di Ragnarok nella sua cittadina di origine. Molto meglio quindi caricarsi con dosi eccessive di alimenti come sostentamento per la giornata e probabilmente anche per tutto il 2022.
La strada per Odda (o, per la serie tv, Edda) è pero costellata da continue soste causa cascate, che si incontrano con il ritmo di una ogni mezzzo chilometro.
Per quanto la passione per qualcuno resti molto lontana dalle più canoniche bellezze naturali…
… si riesce comunque a fermarsi alla Steindhalfossen, particolare perché permette di andarsi a scolare, oltre che davanti, anche dietro… così la bestemmia è doppia.
Anche in questa location decisamente spettacolare, distrarsi a fare dell’altro è un attimo… la raccolta di fragole è una cosa a cui non si può proprio resistere, soprattutto per poterle gustare a scrocco.
Terminata la soddisfacente raccolta (il bidone di fragole viene ingurgitato in un attimo da Davide), si può riprendere la direzione di Thor. L’attesa al molo di un traghetto si trasforma, caso strano, in una occasione per mangiare, depredando il negozietto sul molo che, inseguito al passaggio dei 3 morti di fame, chiuderà per esaurimento delle scorte.
Tomma resta sul grande classico e riesce a rubare l’ultimo wusterone pancettato pochi attimi prima dell’arrivo del traghetto.
Sbarcati dall’altro dell’Hardangerfjord, bastano solo le solite poche gallerie da 100 km l’una e si arriva finalmente ad Odda, sove ci si può mettere alla ricerca de buon vecchi dio norreno percorrendo le location di Ragnarok.
L’infruttuosa ricerca porta a fare 2 passi nella affollatissima via dello struscio di Odaa, dove riuscire a passare attraverso la marea di persone è davvero una impresa ardua.
Gli acquisti nel luogo diventano così imbarazzanti da essere incommentabili.
Per evitare ulteriori figure da malati di mente, di abbandona Odda per percorrere gli ultimi kmche mancano per la disposizione di stanotte. Prima di giungere, ovviamente, tocca fermarsi per vederela cascata Låtefossen, occasione ghiottissima per lavarsi nuovamente.
Verso metà pomeriggio si raggiungono le hytte di giornata. Tomma fa un check in volante (nel vero senso della parola, la chiavi dell’alloggio vengono scagliate a Tomma dal 2 piano) e così ci si può andare a rilassare per un po’ nel cottage.
C’è chi si da alla caffeina a vista montagna…
… e chi invece decide di fare una seduta dal parrucchiere.
Purtroppo per Davide e Yobby il relax dura davvero poco: omma, con la scusa di un giretto semplice semplice di pochi chilometri, porta i poveri ignari su una strettissima strada storica di montagna norvegese, già stretta per una bicicletta.
La strada sale imperterrita in un paesaggio a dir poco incredibile.
Ai quasi 1100m di altezza del punto più alto della strada, nonostante il caldo atroce di oggi, si trova ovviamente della copiosa neve. E anche qui, del maledettissimo Thor, non si ha nessuna traccia,
Ignorando completamente che con più di 20 gradi la neve tende a trasformari in fase liquida, Davide pensa benissimo di bagnarsi qualunque indumento saltando e rotolando sul manto bianco.
Sopravvisuti a questa esperienza quasi extra corporale di sopravvivere alla strada Røldalsfjellet, all’ora di cena si fa ritorno all’ovile. L’antipasto è a base di un insaccato di pecora…
… mentre la cena è servita nel dehor per godersi del sole di tarda serata.
Una sessione di colpi ditesta dalle 22.00 alle 22.30 è quello che ci vuole per darsi il colpo di grazia prima di andare a dormire.
Da: | Nesttun |
A: | Skare |
Km parziali: | 159 |
Km totali: | 2238 |
Posti: | Steindhalfossen Odda Låtefossen Røldalsfjellet |
Notte: | Seljestad Cottages |
Temperatura: | min 17 max 24 |
Meteo: | Sereno |
Note: |