La sveglia di questa mattina decreta un gruppo dai riflessi vagamente rallentati: come zombie riescono comunque a completare colazione…
… e preparazione del lauto pranzo di giornata a base di formaggio psichedelico affettato di Peppa Pig e salame di animale mai identificato.
Dopo una grazia durata 3 giorni, il tipico tempo norvegese si presenta oggi in tutto il suo uggioso splendore con una meravigliosa pioggia. L’unico a non abbattersi è Davide che, alla vista del pallone, si butta sul prato come un vero invasato.
Al momento della partenza dal campeggio, Yobby e Tomma, del tutto accidentalmente, rischiano di abbandonarlo sul posto.
Obbligati per legge a dover riprendere a bordo la prole, si parte in direzione Trollstiggen, la strada dei Troll, palesemente indicata da loschi figuri.
Ai piedi della scalata, Davide palesa come sempre tecniche fotografiche alternative, che gli anziani genitori non si possono lontanamente permettere.
Preso coraggio, si macinano in allegria i 6 km di tornanti e si arriva alla sommità dove, apparentemente, la temperatura è un po’ freschina.
Questo di certo non impedisce al trio demenziale di scorazzare per la nuova passeggiata che porta a i punti panoramici.
Il freddo comunque comincia a picchiare duro, sterminando i comunque contatissimi neuroni del gruppo.
Terminata la sessione di autoumiliazione nel negozio di utilissimi souvenir, si riparte alla ricerca di temperature più miti. Inizialmente la missione fallisce e si raggiungono i 2 metri di neve.
Il pranzo vola via sparandosi in gola un panino per tacciare la fame e soprattutto Tomma che se ne lamenta.
Il primissimo pomeriggio regala fugaci visite alla Gudbrandsjuvet, una cascata in miniatura con la portata d’acqua dell’Iguazu e del Niagara messi insieme…
… e di Valldal.
A questo punto però la pioggia (e le direttamente proporzionali bestemmie di Tomma) si intensifica obbligando il gruppo a proseguire dritti verso la meta alimentandosi con cibi di imbarazzante valore calorico.
La micro stanza a vista arcipelago coperto dalla nebbia che si può solo immaginare è quindi invasa.
A metà pomeriggio le sentitissime preghiere di Tomma hanno parziale effetto e quantomeno smette di piovere. SI risale quindi al volo in auto che si dimostra occasione per un deja vu di giornata.
Anche questa volta il tentativo va a vuoto e tocca tenersi Davide anche per il giro ad Ålesund.
Naturalmente, la città è una vera miniera di figure di merda certe: dalla foto di rito con tutti e dico tutti i Troll locali…
… e improbabili safari fotografici alla riceca di bestie non ancora avvistate durante questa vacanza. Anche il gatto è quindi smarcato con imbarazzante gioia.
Per aumentare la fame già sufficientemente abominevole, si decide di affrontare la salita dei quasi 600 gradini che portano al punto panoramico di Aksla.
Il gruppo, nonostante plurimi casi di infarto e attacco epilettico, raggiunge l’agognato panorama se pur con cielo ancora nuvoloso.
Una volta nuovamente ritornati al livello del mare rotolando a valle come panzoni buontemponi, si corre a recuperare il cibo e si corre a mangiare rigorosamente in stanza.
Neanche il tempo di finire di masticare che Tomma fiuta il miracolo di giornata e carica a forza tutti in macchina per sfruttare gli unici raggi di sole della giornata di oggi.
Il gruppo, soddisfatto per il finale di giornata e un po’ meno dal grazioso borlo sul cofano regalato da qualche burlone che si spera stia morendo di atroci sofferenze, fa ritorno alla base per andare a dormire, possibilmente con una piacevolissima lettura in comprensibilissima lingua norvegese.
Da: | Isfjorden |
A: | Ålesund |
Km parziali: | 159 |
Km totali: | 962 |
Posti: | Trollstiggen Ålesund |
Notte: | Volsdalen Camping |
Temperatura: | min 6 max 12 |
Meteo: | Variabile |
Note: | Borlo sul cofano 😦 |