Anche oggi lo stato di grazie del meteo non tradisce: dopo un alba con qualche nuvola, il cielo torna sereno con una certa carica di ottimismo.
Per la colazione ogni membro della spedizione dimostra a suo modo di aver assimilato usanze alimentari francesi, oltre a quantità di calorie spropositate. Davide si ingozza con l’ormai imperdibile crepe…
… Tomma tenta di raggiungere la tonnellate di lipidi in una settimana con un panetto di burro spacciato per pane al cioccolato…
… mentre Yobby trova piena soddisfazione con una bella baguette.
Alimentati peggio delle oche per la produzione del patè di fegato, si può partire per il giro della mattina, subito però bloccato da una invasione di carreggiata.
Mentre Tomma conta di investirne un paio per i pasti odierni, Davide cerca invece di acchiapparne una da riportare a casa a Genova come puzzolentissimo animale da compagnia.
Terminata la transumanza in poche ragionevolissime ore, si arriva al lago Savard sul col de Mollard.
L’incredibile bellezza del panorama è pienamente valorizzato da Yobby e Davide che, manco a dirlo, si danno esclusivamente alla caccia al micro anfibio.
Solo l’occasione di prendere a pallonate in faccia l’obeso padre distraggono Davide dalla propria missione.
Abbandonato il lago, si fa sosta al supermercato per illuminarsi con idee geniali per il pranzo.
Il ritorno scorre senza inconvenienti dovuti alla presenza di altro bestiame, ma oscure presenze lungo la strada funestano ed inquietano comunque.
Nonostante tutto, si riesce ad andare a godere con soddisfazione l’ultimo pranzo sul balcone della vacanza.
Yobby per l’occasione riesce a compattare un intera confezione di panna montata nella propria tazzina del caffè.
Vista la giornata, si decide di tornare sul sentiero delle Aiguilles d’Arves per godere da vicino della maestosità delle loro 3 cime, missione fallita 2 giorni prima per nuvole. Anche in questo caso il trasferimento è interrotto causa bestie: in questo caso però è Tomma che decide di fermarsi a salutare i suoi simili.
Si arriva alla partenza del sentiero e, per la gioia di grandi e piccini, si scopre che l’unica nuvola di merda presente nel cielo è perfettamente incastonata alla perfezione in modo da nascondere le tanto bramate montagne. Tomma la prende ovviamente molto bene.
Ormai ci parte comunque per la passeggiata a 2000 metri d’altitudine…
… ma ovviamente il morale della truppa è estremamente basso, tanto da fermarsi a svenire su ogni panchina del percorso.
Lungo il sentiero Yobby e Davide sembrano pesantemente in preda a coliche per le quali devono assolutamente abbandonare rifiuti solidi del proprio corpo nei cespugli…
… mentre, invece di seminare deiezioni qua e là, in realtà si danno alla raccolta di straforo di lamponi.
La maledetta nuvola non ci pensa minimamente a togliersi dalle scatole, così delusi si può fare dietro front e tornare alle macchine con un Davide deciso a fotografare qualunque cosa.
La passeggiata termina festeggiando con una composizione floreale talmente orribile da essere degna di Morticia della Famiglia Addams.
L’ultima giornata a Saint-Jean d’Arves termina così con una cena che ormai non può che essere il preludio dell’imminente rientro.
Da: | Saint-Jean d’Arves |
A: | Saint-Jean d’Arves |
Km parziali: | 54 |
Km totali: | 609 |
Posti: | Col de Mollard Lago Savard Passeggiata verso verso le Aiguilles d’Arves |
Notte: | Chalet Arvina |
Temperatura: | Min 10 Max 18 |
Meteo: | Sereno |
Note: | Sereno ma con una nuvola di merda! |