L’alba di oggi regala una nuova giornata di sole e Tomma è deciso a sfruttare senza pietà la condizione meteo favorevole.
Con comprensione zero nei confronti della povera prole che avrebbe dormito ancora un po’, si richiama tutti all’ordine per una colazione che ormai dimostra la perfetta integrazione nel paese ospite.
Meta mattutina è nuovamente il lago Leitelet. Lungo la strada per il passo della Croce di Ferro, Tomma alla guida palesa, oltre ai suoi soliti problemi mentali, anche una decisa antisportività, investendo almeno una decina di ciclisti per pura e semplice invidia.
Giunti al lago, naturalmente Davide si lascia prendere la mano con la passione dell’estate…
… la caccia agli anfibi.
Il laghetto brulica in modo inquietante di girini in tutte le fasi della metamorfosi, mentre il prato è pieno di rane microscopiche più piccole di insetti.
La mattinata scorre così serena tra tipiche attività montane quali: abbandono di minori che tentano di amputarsi le dita con mini coltellini…
… sessione d’allenamento di frisbee con annessi vituperi inenarrabili ad ogni lancio sbagliato…
… e sessioni di spontanee foto di famiglia.
Come ormai da schema consolidato, a mezzogiorno si rientra per pranzo per facilitare l’assunzione di calorie necessarie per alimentare per un anno una centrale nucleare.
Ancora in preda ad immotivata euforia post europei, nel primo pomeriggio si decide di rovinare la propria digestione con una insana seduta di preparazione calcistica in alta quota.
Le sfide tra padre e figlio si fanno sempre più accese e Tomma, sempre meno sportivo, non prende propriamente bene la maggiore agilità di Davide punendolo come uno dei più beceri Chiellini in circolazione.
Finalmente eliminato il genitore ormai stramazzato a bordo prato in preda ad infarti multipli, Davide può socializzare in una partita multietnica all’ultimo sangue.
Finito con il calcio, a metà pomeriggio i bambini possono darsi alla pazza gioia alla presenza di Arvi, veneratissima mascotte del paese. In pratica un inquietante scoiattolo dallo sguardo pallato e con evidenti problemi di macrocefalo ed obesità fuori controllo. Per l’occasione Davide viene rapito e fatto ballare…
… mentre quel panzone di Tomma può sfruttare il momento di caos generale per finire le derrate alimentari destinate in teoria ai bambini che periranno così di fame tra atroci sofferenze.
Una volta liberati di Arvi malmenandola in stile Arancia Meccanica, si cerca di far finta di fare attività motorea incamminandosi verso il Col d’Arves. Per l’occasione Davide, durante tutti i 200 metri di dislivello, martoria per tutto il tempo Tomma chiedendo qualunque statistica dell’universo del calcio a Tomma, mettendolo chiaramente in difficoltà per mancanza di risposte ma soprattutto di ossigeno.
Incredibilmente e senza perdite di vite umane, si arriva al colle.
Il ritorno si fa ovviamente più semplice: basta semplicemente abbandonare le proprie membra e farle rotolare a valle.
Solo un avvistamento di lamponi interrompe il ritorno a casa: così, mentre Davide può gozzovigliare con frutti di bosco…
… Yobby si immola nei rovi per cibare il povero figlioletto morto di fame.
Davide e Yobby completano il percorso arrivando a casa senza neppure accorgersi della assenza del componente inutile della famiglia. Tomma infatti si imbosca con successo per poter fare una sessione fotografica al tramonto.
La giornata si chiude così con la cena…
… e la conseguente sfida serale a Fifa nella quale, manco a dirlo, Tomma può dare sfoggio della sua mancanza cronica di sportività inveendo senza alcun ritegno contro gli arbitri del gioco come il peggiore degli ultras.
Da: | Saint-Jean d’Arves |
A: | Saint-Jean d’Arves |
Km parziali: | 20 |
Km totali: | 555 |
Posti: | Lago Laitelet Colle d’Avres |
Notte: | Chalet Arvina |
Temperatura: | Min 10 Max 18 |
Meteo: | Sereno |
Note: |