Soffia il vento, bufera di ignoranza

Come per tutte le altre giornate, anche per oggi le previsioni virano al caccoso andante ed ovviamente la cosa non può che mettere di cattivo umore già dalla prima colazione.

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Basta poco però per ritrovare il giusto buon umore: due discorsi con l’amico gallinaceo ed il malumore sparisce.

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Il cielo tempestoso ed il vento che soffia con velocità inaudite suggeriscono di passare la prima parte della giornata il posti al chiuso. Si comincia con la Maison du Riz (casa del riso) dove la storia del riso in Camargue viene amabilmente proposta esclusivamente in  lingua francese. Da notare come il gruppo compatto si finge incredibilmente interessato al video del quale, palesemente, non capiscono una beata cippa di niente. Il vuoto cosmico cerebrale espresso dagli sguardi è inequivocabile.

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Non paghi di questa umiliazione, i beceri caproni spintonano vecchi e bambini per riuscire a conquistare un posto in prima fila per assistere alla dimostrazione dello sbiancamento del riso. Manco a dirlo, anche qui le espressioni tradiscono una comprensione praticamente nulla.

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Per ripicca ai gestori francofoni, Daddy decide di uscire senza pagare ne l’ingresso ne i prodotti a base di riso…

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… continuando poi le opere di vendetta deridendo i cavalli della risiera mangiando gallette a pochi centimetri dal loro muso.

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Dopo tutte queste vergognose azioni senza giustificazione, ci si sposta al museo della Camargue, luogo meravigliosamente ancora più ventoso del precedente. Ignari del rischio di essere portati via da una tromba d’aria, le tre iene di danno alla pazza gioia.

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Con una precisione al centesimo di secondo, i Panetta ed i Tomassini arrivano all’ingresso del museo esattamente alla chiusura per la pausa pranzo, costringendo i 7 dementi senza speranza ad una gradevole passeggiatina lungo il percorso educativo intorno al museo.

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Sia il vento sia l’ignoranza che impedisce qualunque apprendimento o educazione vanno si che il giro a piedi venga abortito dopo poche decine di metri, costringendo il gruppo a ripiegare in auto per consumare un pasto luculliano.

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Finito di mangiare coprendo di briciole gli interni dei potentissimi mezzi, non si vede l’ora di mostrare ancora una volta quanto la cultura sia lontana dalla propria esistenza.

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Una volta entrati, la situazione tracolla in modo assolutamente scontato.

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Il pieno di brutte figure ha il suo massimo nel momento in cui Yobby decide di posizionare Tomma per una foto accanto ad una famosa scultura, dicendogli che l’inquadratura sarebbe stata perfetta. Il re dell’inettitudine ovviamente travisa ed irritandosi demolisce l’opera.

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Compreso che la propria ignoranza non permette di comprendere neppure l’1% di qualunque cosa educativa, si decide di abbandonare per sempre i musei per andare a fare figure ignobili in mezzo alla natura della Camargue.

Pubblicizzatissimo dai centri informazioni del parco, non si può mancare il punto panoramico sul scenario più bello della regione. Una merdaviglia senza uguali.

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Lungo la strada che porta verso la diga sul mare non mancano anche gli ulteriori intermezzi educativi, quali la visione delle future salsiccie di toro…

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… ed una puntata improvvisata di Quark, nella quale Piero-Tomma Angela mostra a sara le meraviglie della nidificazione.

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Giunti alla fine della strada sulla Digue à la Mer, ultima destinazione del pomeriggio, sono pochi gli intrepidi eroi che decidono di affrontare il vento mostruoso che qui soffia trascinando via cose, animali e persone.

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Qui la vista dovrebbe perdersi colma di gioia per la presenza di infinite distese di fenicotteri in amore. La realtà purtroppo è ben diversa: la scarsità di acqua negli stagni ed il monsone fanno si che sia presente un unico intrepido volatile che, dopo pochi secondi, viene trascinato via da una mortale folata.

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Venuto a mancare agli affetti dei propri cari l’unico elemento di interesse, non resta altro che rischiare di fare la stessa fine del pennuto con balletti in cui sicuramente l’intelligenza non è il fattore principale.

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Così con una giornata decisamente inconcludente, si decide di tornare verso la base. Una volta di nuovo in auto, si evidenziano gli effetti della piacevolissima brezza marina.

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Tutto questo bagno di inaspettati vento e cultura stroncano la stoica resistenza di Daddy, che non registra nessun segno di vita neppure al momento di scendere per fare la spesa.

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Una volta entrati purtroppo il piccolo mostro di desta, costringendo i genitori all’acquisto di alimenti totalmente a caso.

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Dopo il supermercato si fa ritorno in campeggio dove la serata viene allietata da una gradevole pioggia battente, festeggiata ovviamente da Tomma nel suo personale e totalmente blasfemo modo. Non resta quindi che uccidersi di cibo…

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… e farlo assolutamente molto bene, diminuendo drasticamente la presenza di sangue rispetto ai grassi con una fetta di torta tropezienne.

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In una giornata nella quale l’ignoranza ha imperato, i più piccoli possono finalmente disegnare tutto quello che hanno sapientemente imparato…

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… ovviamente i fogli rimarranno bianchi.

Da: Junas
A: Junas
Km parziali: 188
Km totali: 1280
Posti: Maison du Riz
Museo de la Camargue
Digue à la Mera
Notte: Camping Les Chênes
Temperatura: min 15 max 18
Meteo: Nuvoloso, Pioggia
Note: Vento ancora abominevole

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