Vento, pioggia, sonno tremendo e soprattutto il giorno della partenza dalle Far Oer alla volta di Copenhagen… serve sicuramente un bidone di caffè per cercare di riprendersi un minimo e cercare di affrontare la giornata.
Anche una corretta alimentazione ha grande importanza per far fronte a tutti gli impegni in modo leggero e senza appesantirsi: per questo Tomma decide di ingurgitare una decina di panini sormontati da una forma intera di formaggio ipercalorico ad infinito tenore di grassi saturi e completati da un fiume in piena di miele.
Tra colesterolo, sale e zuccheri accumulati, il sangue di Tomma si ferma immediatamente di circolare, trasformandosi in formaggio al miele.
Arrivato il momento di lasciare la casa di Torshavn…
… il tempo passa da bufera abominevole a sole caldo quasi ustionante in un attimo e si cerca di sfruttare la mattinata prima della partenza cercando qualche panorama nuovo.
Girando per valli e fiordi ci si imbatte ancora una volta nella manifesta passione per il calcio dei faroensi. Questa volta non sono però campetti ma casette a forma di pallone da calcio ad essere allestiti nel nulla più totale.
Proprio quando ci si appresta ad uscire dalla macchina per godersi all’aperto un po’ di sole, puntuale come un orologio svizzero riattacca a piovere così, per aspettare arrivi l’orario di andare in aeroporto, ci si dedica alla ormai solita sessione di selfie con contest per la faccia più da imbecille.
Prima però di ripartire, con un atto di nonnismo si obbliga il più piccolo a mangiare e bere a forza tutti gli alimenti avanzati prima della partenza in aereo.
Si può così raggiungere l’aeroporto e farsi trascinare miseramente dal vento per raggiungere il terminal.
Non pago dell’alimentazione forzata di poco prima, Daddy decide di concludere la permanenza sulle isole festeggiando con un lussuosissimo pranzo a base di gamberetti e caviale.
L’attesa dell’imbarco è davvero spasmodica…
… così per ingannare l’attesa non ci si può esimere dal distrarsi un po’ con i soliti acquisti da premio nobel alla carriera.
Per fortuna giunge finalmente l’aereo e finalmente finisce lo scempio al duty free del terminal.
Il volo tranquillo in perfetto orario…
… ed efficientissimi mezzi pubblici di Copenhagen per mettono di arrivare senza sorprese dalle parti della sistemazione di queste ultime notti danesi.
Manca solamente percorrere un insolito ed inquietante tunnel del divertimento…
… e l’ostello è raggiunto.
La stanchezza comincia a farsi sentire, ma purtroppo bisogna andare a fare la spesa per procacciarsi cena e colazione ed evitare così di rischiare di non ingrassare ancora di più. Il supermercato più vicino risulta drammaticamente distante chilometri dall’ostello da fare orribilmente tutti a piedi, ma c’è chi risulta ancora scattante.
All’uscita del supermercato però le facce vagamente demolite fanno trasparire un pelo piccolo piccolo di stanchezza.
Con atroci sofferenze si fa ritorno all’ovile e così cenare.
Dopo mangiato Tomma, Yobby e Gaia, astuti come ornitorinchi in calore, cercano di stroncare Daddy con due lunghe sessioni di gioco…
… ma purtroppo al ritorno in stanza il nano malefico sembra ancora quello con più energie.
Sarà una lunga serata… e nottata.
Da: | Torshavn (FO) |
A: | Copenhagen (DK) |
Km parziali: | 88 |
Km totali: | 899 (FO) + 1004 (DK) |
Posti: | Vestmanna Miðvágur |
Notte: | Danhostel Copenhagen Amager |
Temperatura: | min 10 max 21 |
Meteo: | Variabile |
Note: |