La giornata di ieri è stata davvero massacrante, sveglia alle 5 e nanna alle 3: così, dopo neanche 3 ore si sonno, perché non svegliarsi alle 6 per fare un’inutilissima alba sul Sass Rigais?
Nonostante la palese mancanza di sonno che annienta la poca ragione presente nel cervello dei 4 moschettieri della fotografia, si affronta la giornata con incredibile slancio: colazione, carico macchina e si parte con determinazione verso la prima meta di giornata.
Questo almeno finchè la vescica di Panaz non collassa ed obbliga una minzione senza pudore alcuno direttamente sulla strada.
Terminati i bisogni corporali, si può raggiungere passo delle Erbe con umore davvero ottimo, visto la mattinata soleggiata.
La sosta al passo è davvero breve: il luogo è idilliaco, ma per eludere il parcheggio a pagamento, i 4 tirchiazzi genovesi dopo pochi minuti risalgono in auto per sgommare fieramente verso lo spuntino di metà mattinata, utilissimo per accrescere il problema dell’obesità nel mondo.
Rifocillati gli stomaci senza fondo, si riparte e si raggiunge senza problemi il passo Falzarego da dove si può conquistare il Lagazuoi dove si può portare così demenza a più di 2700 metri.
I dintorni sono davvero ricchi di passeggiate interessanti e sicure.
Il rischio di precipitare 700 metri risveglia una cristianità di Tomma sulla quale tutti hanno dubbi assoluti.
Nel mentre un diluvio inaspettato sancisce che è il momento di andarsi ad ammazzarsi indegnamente di cibo…
… ed affogare i dolori meteorologici con plurime pinte di alcol.
Con un salasso di conto del pranzo e un’orda barbarica di fotografi assatanati di workshop si conclude l’esperienza al Lagazuoi. Si può così tornare a macinare km: in men che non si dica capitan Panaz conduce il resto della combriccola alla pensione di Braies.
Il tempo non sembra ancora volgere al meglio, così Tomma decide di perseverare nel suo demente piano di mendace riavvicinamento alla religione per chiedere un po’ di clemenza per avere cieli sereni.
Dopo aver quasi ucciso di spavento la vecchietta gestrice della pensione, si riparte per raggiungere un bramatissimo caffè: mentre Tomma, Fabrero e Doc si cercano di dopare di caffeina per combattere sonno e stanchezza, Panaz decide che è il momento di entrare di ignoranza negli Hell’s Angels.
Una volta giunti al lago di Braies, incredibilmente tutte le speranze sul tramonto non vengono disilluse!
A questo punto l’entusiasmo è a 1000 ma tutta questa emozione provoca pressioni incontrollabili alle vesciche.
Anche l’ora blu è affrontata con sfrontatissima gioia ed ottimismo…
… ed in attesa del buoi per le foto notturne ci si può abbandonare a qualche vizio quale gola…
… e fumo.
Tutti i buoni propositi vengono in un attimo spazzati via al momento di fare le foto notturne: nuvole di Fanzozzi di posizionano stabilmente nell’unico posto dove non devono essere.
Gioia ed allegria vengono così sostituiti da odio e blasfemia: i 4 da fotografi in un attimo si trasformano in ladri alcolizzati, trafugando sedie da un bar e dando fondo alle risorse di una sorta di acquavite di pere assimilabile a carburante per aerei intercontinentali.
Ubriachi e profondamente irritati, non resta altro che sbaraccare tutto ed andare a portare i propri zebedei in rotazione a letto.
Da: | Santa Maddalena di Funes |
A: | Braies |
Posti: | Passo delle Erbe Lagazuoi Lago di Braies |
Notte: | Pension Bergheim |
Temperatura: | min 10 max 22 |
Meteo: | Variabile |
Note: |