Per l’ultimo giorno intero da passare nella capital francese, si è scelto un programma quasi tutto verde che prevede di scarpinare come disperati tra parci e giardini di Parigi e dintorni. La previsione di cotanto sforzo fisico necessita una colazione sostanziosa…
… e forse per qualcuno pure troppo sostanziosa e fuori controllo!
Il rendez-vous del gruppo davanti alla pasticceria sotto casa non aiuta di certo a smettere di pensare di mangiare.
Ricomposti gli stomaci e pulite le facce dalla bava, si può finalmente partire alla volta di Versailles, prendendo linee della metro che vanno dalla 1 alla 82 ed arrivando a fare l’ultimo cambio per prendere la RER C. Qui in stazione alcune vesciche cominciano a farsi sentire: data la presenza di un punto informazioni in stazione, si decide di far sentire un po’ meno inutile il personale presente chiedendo dove possa essere un bagno. Tentano questa missione dapprima Tomma con un applombe ed un savoir faire paragonabile ad un tifoso ultras che ha appena perso un derby ed in seguito una martellante Alessandra, decisa a farsi rispondere bombardando di domande simultanee l’operatrice del punto informazioni. La risposta però è sempre la stessa: il bagno in stazione non c’è.
Il gruppo sconsolato si dirige verso l’uscita per mendicare un bagno in qualche bar della zona quando al piano superiore della stazione compare un bagno pubblico.
Espletate le funzioni corporali, una serie di insulti smodati è quantomeno d’obbligo.
Il tragitto sulla RER scorre veloce grazie all’ormai classico concerto di fisarmonica eseguito dal maestro dell’Operà parigina.
Giunti a Versailles, si prosegue fiduciosi il programma di giornata che prevede di schifare il costoso ingresso alla reggia (che tra l’altro presenta una coda all’ingresso di qualche decina di chilomentri) e di regalarsi un rilassante giro completamente gratuito nei giardini.
Una orribile coda e la presenza di biglietterie all’ingresso del parco inizia però a far sorgere qualche dubbio atroce.
Ed infatti oggi è giornata di spettacoli di acqua e musica per le fontane del giardino e l’ingresso è a pagamento: per l’irrisoria cifra di 9.50€ a testa ci si può godere di fontane accese per circa mezzo minuto ogni mezza giornata per non consumare troppa energia per far zampillare l’acqua. Il commento alla cosa di Pino e Tomma è facilmente intuibile, mentre qualcun altro la prende con più filosofia.
Inizia così la galoppata per i giardini per vedere qualcosa in funzione.
Con precisione e tirchieria chirurgica, alle 12 si spegne quasi tutto, così si decide di placare la propria delusione mortale sotterrandola con mezzo quintale di panini.
Per chiarire ancora di più la propria posizione e manifestare il proprio disappunto, si scaglia Daddy sulla flora del parco, facendogli sterminare i fiori più preziosi di tutto il maledettissimo reame.
Dopo un ultimo rosario sgranato di fronte all’ultima fontana spenta, ci si avvia verso l’uscita.
Si va a prendere nuovamente la RER, dove per mezzoretta si può dare libero sfogo ai propri bisogni primari.
Dopo una quarantina di cambi di metro…
… finalmente si arriva al parco di Buttes-Chaumont,
dove si vuole passare il pomeriggio. I piccoli non perdono tempo ed iniziano a fare casino senza ritegno alcuno.
Dopo tanto camminare finalmente ci si può rilassare un minimo, godendosi un espresso parigino (miracolosamente decente a dire la verità!)…
… o smerdandosi a dismisura mangiando un gelato “italiano” quanto Roma è la capitale dello Zimbabwe…
… oppure stravaccarsi comodamente in un posto qualsiasi dove non si rischia di dare per nulla fastidio.
L’ultima cena parigina necessita ovviamente di un tocco di chic e classe particolare, che induce il gruppo a sfasciarsi il fegato (e probabilmente qualche altra decina di organi vitali) in un McDonald.
Finito il pranzo tocca rimettersi a galoppare velocissimi per le stazioni della metro parigina, che ormai non hanno segreti per il gruppo vacanze.
Ultimo sforzo di giornata è infatti godersi la Tour Eiffel illuminata per la notte dal Trocadero.
Tomma trova soluzioni alternative per impossessarsi di un angolo per fotografare.
La maratona giornaliera termina qui, manca “solo” da rientrare a casa via metro, riprendersi dalle fatiche odierne e preparare tutto per la partenza di domani…
Da: | Parigi |
A: | Parigi |
Posti: | Giardini di Versailles Parc des Buttes-Chaumont Tour Eiffel |
Notte: | Residence Les Lilas Paris |
Temperatura: | min 10 max 19 |
Meteo: | Variabile |
Note: |