Parliamoci chiaro, in Italia sicuramente siamo messi peggio: usare i pochi bagni pubblici esistenti ha come risultato una malattia venerea certa o semplicemente non si trovano… quindi per noi italiani non è il caso di fare tanto i fighi.
Certo è che anche a Parigi qualche problemino si è avuto…
La giornata come al solito comincia cercando di recuperare qualche forza per la maratona quotidiana studiata senza pietà alcuna.
I Panetta oggi decidono di imboscarsi e non si fanno trovare all’appuntamento…
… così purtroppo Tomma, Yobby e Daddy partono soli alla volta del centro città.
Si arriva così al Palazzo Reale, meta ideale per far passare un po’ di tempo per aspettare il resto della truppa, possibilmente dimostrando il più possibile il proprio livello di mentecatti.
Incredibilmente poco dopo fa capolino un timido sole, evento di portata storica a Parigi per quanto si è potuto capire e si può andare al Louvre dove finalmente il gruppo si ricompatta…
… pronti ovviamente a fare casini inenarrabili: saltare sulla piramide di vetro pare essere un ottimo metodo per far suonare l’allarme antiaereo in stile seconda guerra mondiale.
A questo punto cominciano la solita scarpinata giornaliera assurda tipica di una vacanza ai lavori forzati, intervallate di attività di vario tipo quali svago per giovani al fine di stroncarli prima possibile…
… procacciamento del pranzo tipico locale a base di patè di fegato d’oca…
… e la solita incontrollabile sosta al bagno di Alessandra, che decide di investire 0.80€ per raggiungere il proprio obiettivo. Il resto del gruppo, tirchi genovesi, declina fermamente lo sperpero di preziose finanze, immaginando con ottimismo altri bagni gratuiti sul proprio itinerario.
Superata piazza della Concorde con relativa mega ruota panoramica con prezzi da magnati del petrolio…
… ci si può dirigere verso l’Arco di Trionfo attraverso gli Champs-Élysées che appaiono lunghi quanto una maratona.
Superato mezzodì non si può più mettere freno allo sbrano, così arriva il momento di mangiare in stile branco di chingiali.
Un vicino chioschetto invita a perfezionare ulteriormente la quantità imbarazzante di calorie assimilate, inserendo nella dieta da campioni anche qualche crepe…
… e due meravigliosi caffè francesi pagati con un litro di sangue e mezzo rene. Pino tra l’altro apprezza molto poco.
A questo punto del percorso il gruppo comincia a palesare bisogni fisiologici da espletare, cosa che non sarebbe difficile da fare se non che le toilette pubbliche che si trovano in questa zona costano BEN 1€: un vero affronto data la precedente transazione per minzionare ad 80 centesimi.
Il gruppo si rifiuta di pagare e si prosegue verso i negozi più lussuosi di tutta Parigi. Qui si trova anche Spiderman… e a Daddy naturalmente non può che venire un embolo.
Arrivati quasi in fondo degli Champs-Élysées, i nostri eroi del trattenimento di liquidi rischiano davvero di finire nei campi elisi: è il momento di trovare un bagno, possibilmente con un prezzo umano.
Certo… essere nella via dei negozi più costosi di tutta Europa non aiuta di certo e la presenza di un bancomat in corrispondenza dell’ingresso del cesso, non può che essere un brutto segno.
Qui infatti il prezzo esorbitante tocca i 2€, praticamente una rata del mutuo di casa: Tomma decide quindi di impietosire i passanti postulando gli spiccioli necessari per riuscire ad entrare alla toilette.
Conscio della spesa, Tomma passerà il resto della vacanza nel bagno, occupando la tazza del cesso e subaffittandola per recuperare i soldi spesi.
Mentre il resto del gruppo decide di procurarsi calcoli alla vescica, si arriva all’Arco di Trionfo dove si trova una coda geniale per fotografare il monumento dalla giusta prospettiva, ossia in mezzo alla strada mentre le macchine ogni tanto si porta via uno dei mentecatti intenti a farsi un selfie.
La meta della seconda parte del pomeriggio è il pallone aerostatico di Parigi. Dopo essersi spostati in metro il sistema urinario dei Panetta collassa ed arriva il momento di cercare un bagno pubblico. In questa zona miracolosamente sono gratuite ma purtroppo presentano un piccolo problema… restano occupate per ore. Dopo 95 minuti i Panetta decidono di passare al contrattacco, auscultando dapprima la cabina…
… per poi bussare con insistenza estrema. Dopo poco esce un barbone dalla toilette pubblica che evidentemente è casa sua. Il barbone, impietositosi dalle condizioni pietose dei Panetta, li invita a svuotare la vescica nella propria abitazione.
Si può così ripartire per raggiungere il pallone aerostatico per poi fare una tragica scoperta: la maledetta mongolfiera non si vede da nessuna parte, oggi non vola causa vento forte.
Intristito e demotivato il gruppo si avvia verso l’isola dei Cigni, dove la stanchezza disorienta sembrando catapultati direttamente a New York.
Meglio prenderla con filosofia e cercare di consumare le calorie del pranzo con un po’ di palestra.
Il tempo nel frattempo è peggiorato molto dal timido sole della mattina fino ad arrivare ad una meravigliosa pioggia battente, ormai un classico di giornata.
Il resto dei programmi di giornata ovviamente vanno a farsi benedire: meglio abbandonare la gita ad uno dei parchi (probabilmente non si riuscirà a vederne neppure uno a Parigi) e tornare mesti e bagnati a casa.
Per rallegrare il ritorno, si indice una gara di ingozzo di patatine.
Si torna a Les Lilas e, dopo una rapida spesa, ci si rintana negli appartamenti per mangiare e preparare la giornata di domani, certi che ci sarà sempre un supereroe a vegliare sui propri sonni… e sui propri dolci!
Da: | Parigi |
A: | Parigi |
Posti: | Palais Royal Louvre Jardin de Tuileries Place de la Concorde Champs-Élysées Arc de Triomphe Île aux Cygnes |
Notte: | Residence Les Lilas Paris |
Temperatura: | min 10 max 15 |
Meteo: | Variabile – Pioggia |
Note: |