Ieri in serata la compagnia dei sestresi aveva deciso di intraprendere la camminata che porta al rifugio Vajolet. Tomma e Yobby, dopo la sfacchinata con il peso morto dormiente del giorno prima, si sono riproposti di effettuare solo itinerari adeguati ad un passeggino e si sono trovati ad un bivio: tutti i super espertoni di camminate in montagna con figli piccoli infatti sconsigliano vivamente di fare questo percorso con un passeggino da trekking… figurarsi con uno da città. Così attanagliati dal dubbio atroce, Tomma trascorre la nottata a pianificare nel peggiore dei modi la giornata… ed alla fine si decide di affrontare la sfida di raggiungere il Vajolet con il passeggino. Certo… il riposo ne ha risentito… nonostante l’espressione alla colazione sia la solita da mancanza totale di neuroni.
Già l’avvicinamento al bus navetta per Gardeccia non è dei più bene aguranti… obbligando Tomma a sgranare il primo rosario di giornata.
Grazie a manovre totalmente illegali che mettono a rischio l’incolumità di maledetti vecchietti con cani al passeggio, si giunge in tempo a prendere la navetta e si arriva al punto di partenza della camminata.
Già alla partenza la pendenza della strada è degna del secondo rosario di Tomma il quale però, avendo ormai perso ogni decenza comportamentale, decide di affrontare la fatica a suon di impennate e derapate degne del miglior Toretto. Tutto il resto del gruppo lo disconosce senza alcuna pietà…
Anche Daddy affronta la sfida con deciso impegno… e non appena possibile studia al meglio il percorso verso l’obiettivo di giornata…
… che ad un certo punto compare stile apparizione di San Gennaro.
Dopo un tratto di pendenza relativamente tranquilla, l’ultimo tratto presenta una pendenza inaudita durante la quale Tomma, assolutamente certo che la sua espressione in faccia valga più di un miliardo di blasfemissimi vituperi, entra in un trance agonistico che lo fanno spingere il passeggino con la perseveranza di un gatto delle nevi e con quantità ingenti di schiuma alla bocca. Nel mentre Daddy riesce ad impietosire Yobby per farsi portare sulle spalle per qualche metro, prima di essere scaraventato in un dirupo senza pietà.
Incredibilmente… tutti raggiungono la destinazione finale.
Tomma, smisuratamente soddisfatto dell’impresa effettuata (tra l’altro non si è visto nessun passeggino per tutta la giornata), dopo aver trascorso almeno 95 minuti ad esultare come un mentecatto urlando “ADRIANAAAAAA”, può finalmente dare fondo alla propria merendina dell’asilo.
Dopo un po’ di meritato relax ed una foto alle 4 grazie…
… meglio recuperare immediatamente le calorie consumate in salita, possibilmente incrementando ulteriormente la propria lardosità.
Dopo aver fatto di tutto per perdere tempo, arriva purtroppo il momento di cominciare la pericolosissima discesa, il momento più difficile della giornata. Una foto ricordo (nel senso utile per ricordare i certi caduti sul campo da li a poco) è d’obbligo.
All’attacco della discesa, Daddy comprende pienamente la tragedia del momento e che da lì a poco sarebbe potuto precipitare per centinaia di metri per colpa dei genitori dementi alla guida del passeggino. Cercando comprensione ed aiuto da altri escursionisti, tenta il tutto per tutto iniziando a gridare più volte: “Ho solo 3 annii! HO SOLO 3 ANNIIIIIII!!!”
Reso innocuo ed inerme con una sapiente badilata in testa, Tomma e Yobby affrontano la discesa come una discesa olimpica di bob, conducendo il povero bambino contro ogni possibile previsione a destinazione in fondo alla discesa.
Ripresa la navetta per ridiscendere in valle, il pomeriggio scivola via velocemente verso la sera ed una meritatissima cena dopo aver vinto la sfida del passeggino sul Vajolet (ed essere tornati tutti interi). A tavola ognuno dimostra la propria lucidità mentale…
Questa sera, non paghi della fatica di giornata, si decide per un giro defaticante a Soraga, durante il quale si possono raccogliere primizie locali per il nonno…
… e cercare di diminuire la proprie percentuali di sangue nei grassi.
Visto che bimbominchia Tomma ha ancora forze da buttare via (probabilmente annebbiato da un possibile embolo dovuto allo sforzo di giornata), si fa una tappa al parco giochi.
Sperando di aver dato il colpo di grazia al decerebrato demente, non resta che cercare la strada di casa per riposarsi dalle fatiche odierne.
Da: | Soraga |
A: | Soraga |
Km | (12) 561 |
Posti: | Gardeccia – Rif. Vajolet (2243 mslm) |
Notte: | Mugogn (Soraga) |
Temperatura: | min 14 max 24 |
Meteo: | Nubi sparse |
Note: |