Ospedale Phuket

Da: Phuket
A: Phuket
Km parziali: 52
Km totali: 1677 (in auto in Thailandia)
Posti: Kata Noi, Nai Harn
Notte: Vivi Bungalow Resort
Temperatura: min 25 max 30
Meteo: Variabile
Note: Il virus dilaga

Le previsioni meteo per oggi in teoria erano peggiori ancora di più di ieri… quindi evidentemente il nubifragio in arrivo giustificherà la costruzione di una nuova arca di Noè qui a Phuket.

Viste le premesse, l’ordine tassativo per il gruppo è dormire quanto cavolo si vuole per recuperare al meglio le forze. Manco a dirlo, alle 6 e 30 Daddy è già pronto per affrontare la giornata, svegliando tutto il resto della famiglia.

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Il tempo sembra non essere dei peggiori o quantomeno non piove, così si prepara in fretta una colazione tanto per cambiare con quantità e qualità di cibo umane per poi cercare di sfruttare la mattinata.

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La temperatura al mattino presto è già da sublimazione istantanea: caldo ed umidità del 150% costringono ad accendere il condizionatore che crea dapprima una nube in stanza e poi per condensa un temporale tropicale.

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Superate le intemperie in stanza, si parte per la spiaggia di Kata Noi, dove non solo si trova parcheggio con semplicità, ma si viene aiutati da un solerte agente del traffico! Tanta comodità commuove Tomma l’autista. Prima di rilassarsi in spiaggia, occorre però fare un po’ di sport per temprare lo spirito e soprattutto la mente… cosa meglio di una bellissima partita a scacchi?

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Alle 8.30 si prende postazione in una spiaggia completamente deserta! Un’impresa da guinnes dei primati per chi conosce le attitudini balneari di Tomma!

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Preso possesso della propria porzione di spiaggia (Tomma precauzionalmente fissa i confini di quelli di un campo di calcio per non avere rompicoglioni nelle vicinanze), si può passare a perfezionare il proprio armamentario da mare: acquistati asciugamano e pareo a prezzi degni di via Montenapoleone a Milano, si decide di cercare di risparmiare almeno sull’armamentario ludico. Si spedisce quindi Daddy in spedizione per la spiaggia a racimolare le decine di giochi abbandonati da bambini probabilmente portativia dall’alta marea.

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A questo punto si può partire con le attività vere e proprie da spiaggia! Dalla sessione di costruzioni con materiale edilizio di scarsa qualità (come imparato anche da Tomma in scienza delle costruzioni)…

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… al ovviamente classico bagno!

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Grande caldo sole e tremenda umidità in effetti suggeriscono una balneazione prolungata. Chi effettivamente patisce particolarmente queste condizioni climatiche è Tomma che resta in mare più di tutti e si avventura al largo alla ricerca di correnti più fredde che però lo trascinano per giorni nell’oceano Indiano. Verrà preso all’amo da pescatori dello Sri Lanka e rivenduto a trance nel mercato rionale di Colombo. Yobby, Gaia e Daddy attendono Tomma, non perché tengano particolarmente alla sua compagnia, ma perché unico con la patente internazionale e abilitato alla guida.

Dopo una spesa veloce, si torna in stanza a consumare un pranzo a base di panini, lontana reminiscenza di vacanze in moto norvegesi.

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Oggi è con il “dolce” che da il meglio di se stessi! Yobby infatti per l’occasione sceglie un improponibile intruglio più assomigliante a rigurgiti collosi, contenente tra l’altro pezzetti di pollo!

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Intrepidamente, si mangia comunque tutto.

La prima parte del pomeriggio dovrebbe trascorrere all’insegna del relax, visto anche lo svenimento per il riposino di Daddy.

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Gaia ne approfitta per fare i compiti di spagnolo, fatto che entro pochi minuti causerà il tracollo del tempo meteorologico con conseguente diluvio passeggero.

14_dsc3939Yobby dal canto suo ne approfitta per godersi qualche attimo di meritato riposo…

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che però dura davvero troppo poco: arriva infatti la conferma che Tomma e Daddy (che nel frattempo palesano ancora problemi fisici) in realtà sono stati colpiti da virus. Oggi infatti è proprio Yobby a capitolare totalmente con gli stessi medesimi sintomi. Il lazzeretto peggiora sempre di più e potrebbe non essere ancora finita. Daddy, Tomma e Gaia decidono così di abbandonare miseramente Yobby alla propria fine ingloriosa e si vanno a fare un secondo bagno di giornata in un altra spiaggia, godendosi il tramonto.

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Giunto il crepuscolo, arriva anche il momento di tornare alla base: Yobby è lontana anni luce dall’essersi ripresa ed in compenso, Gaia completa il filotto imperiale di malati, collassando per terra esanime come un attaccante di serie A appena entrato in area di rigore.

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Non solo non viene concesso il penalty, ma le condizioni delle moribonde, in aggiunta al solito Daddy che non ha mai voglia di mangiare, costringono Tomma ad una frugale quanto tristissima cena in solitaria.

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Il reparto di ospedale è così al completo e si prevede un’altra lunghissima notte, non resta altro che attendere tempi migliori… anche perché peggio non è possibile.

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