Da: | Chiang Mai |
A: | Chiang Mai |
Km parziali: | 36 |
Km totali: | 1555 (in auto in Thailandia) |
Posti: | Wat Phra That Doi Suthep, Chiang Mai |
Notte: | Mandala House |
Temperatura: | min 17 max 25 |
Meteo: | Nubi sparse |
Note: | Tracollo maschile |
L’ultima giornata di tour nel Nord della Thailandia regala attimi spensierati, conditi però d una fine giornata non proprio idilliaca.
L’inizio di giornata inizia con della sana minchionaggine: Yobby decide infatti che bere la propria cioccolata calda dalla tazza è troppo banale e la spantega per tutta la sala colazioni.
Scappati via di corsa per la vergogna, si sale immediatamente in macchina per la cronoscalata al tempio sopra la montagna di Chiang Mai. Prima di santificare anche questo luogo religioso, Daddy studia le differenze tra in suo nuovo gioco e la realtà.
La salita al tempio pare essere davvero impegnativa…
… quindi per affrontare l’ascesi di espiazione al meglio, Gaia e Yobby decidono alimentare il proprio fisico in modo appropriato. Pannocchia e castagne alle 9.30 del mattino sono perfette!
Mentre lo spirito di Tomma ascende a nuove religioni da insultare, Daddy trova l’occasione per la prima socializzazione di giornata, andando a importunare 2 bambine di etnia Hmong.
Dopo qualche ora e due tentati blocchi cardiaci, si giunge infine in cima.
Anche qui Daddy coglie l’occasione per socializzare con una bimba del posto.
Una delle attrattive del posto è il bellissimo panorama su Chiang Mai. Manco a dirlo, l’unica nuvola presente in giornata è stazionata stabilmente sopra il tempio, facendo sembrare il belvedere posizionato sulla pianura Padana.
Completate le bestemmie di rito, si recuperano le forze per rotolare a valle giù per la scalinata, possibilmente procurando più vittime possibili!
Al mercatino nel parcheggio, Yobby viene attirata dal solito mercatino di frutta succulenta locale e manda Tomma a comprarne una bella porzione. La decisione cade sul mango, in questo caso particolarmente fluorescente. Tornando verso la macchina, viene fermato da una gentil signora che, preoccupata per l’acquisto appena effettuato dall’impareggiabile cazzone, avverte con solerzia Tomma, avvisando che in realtà il mango appena comprato non è assolutamente dolce e solitamente comporta problemi a tutti gli organi interni degli stranieri che ne tentano l’approccio. Mai avvertimento è stato più umanitario: il gusto del mango infatti ricordava molto di più lo squalo putrefatto che un frutto tropicale, causando conati incontrollabili.
Scagliato l’orribile cibo in orbita tipo Sputnik, di torna in città, sfruttando nuovamente l’unico parcheggio disponibile nella guesthouse e si parte per girare la città vecchia di Chiang Mai. Il primo ristorante incontrato ha un sapore vagamente di casa!
Si arriva così al primo tempio da visitare, ossia il Wat Chedi Luang,
chiamato anche il tempio del Buddha ciccione con il mal di pancia dopo un’abbuffata di cotiche.
Neanche a dirlo, anche in questo posto Daddy viene preso d’assalto da orientali curiosi.
Le 4 del pomeriggio sono un orario solitamente indicato per la merenda, ma pare che all’interno del gruppo la dissociazione alimentare regni sovrana. Tomma si da alla colazione…
… mentre Daddy, dopo aver visto la foto nel menu, si getta a capofitto su di una pasta!
Si visita l’ultimo tempio interessante in città, ossia il Wat Phra Singh e si può cominciare a fare ritorno per prepararsi all’ultima intensa serata a Chiang Mai.
Sulla strada del ritorno Tomma decide di investire in previsione delle prossime vacanze e acquistare il mezzo dei propri sogni.
Siccome l’alimentazione non è ritenuta ancora sufficientemente disastrosa, si pone rimedio inserendo un bell’aperitivo a base di gelato al cocco.
Daddy sembra ora giacere inerme sul passeggino, mostrando una vitalità pari a quella di un bradipo in letargo, ma basta un gruppo di piccioni per riattivare la iena che tenterà in ogni modo di acchiappare ogni singolo pennuto.
Immancabili ancora una volta, le foto di rito…
dopo le quali Daddy si può dedicare ad una ulteriore sessione di socializzazione, martoriando due poveri fratelli thailandesi che lo fanno giocare fino allo sfinimento.
Dopo una veloce sosta in stanza, il gruppo di 4 malati di mente si dirige in modo preoccupante nuovamente anche oggi al night bazaar, dove le intenzioni di Yobby non appaiono essere delle migliori.
Gaia dal canto suo decide di darsi alla cura del corpo, facendo una seduta di trattamento ai piedi. Peccato solamente che alla fine dei 30 minuti previsti, nessun pesce è sopravvissuto all’incontro mortale con gli arti inferiori di Gaia.
Arriva il momento di mangiare e qui accade la prima avvisaglia di quella che poi diventerà una nottata non molto facile. Tomma non ha fame e non mangia.
Ipotizzati pioggia di rane, locuste e fine del mondo, si fa ritorno prontamente nella stanza con il parquet in stile Berto per valutare la cosa.
Le premonizioni erano anche fin troppo ottimistiche: non solo Tomma sta male palesando qualunque tipo di problema fisico, ma anche Daddy mostra gli stessi pesanti sintomi. La notte si trasforma così in un incubo mortale durante la quale quasi nessuno riesce a riposarsi decentemente. Per Tomma si prevede un’eutanasia caritatevole per smettere di vederlo soffrire.