Da: | Vigo di Fassa |
A: | Vigo di Fassa |
Km parziali: | 26 |
Km totali: | 505 |
Posti: | Ciampedie, Gardeccia, Moena |
Notte: | Vigo di Fassa |
Temperatura: | 16 – 21 |
Meteo: | Sereno |
Note: |
Si suole dire che il mattino ha l’oro in bocca, ma questa definizione calza ancora di più a pennello se appena svegliati si trova appeso alla porta un gentile presente della padrona di casa… un sacchetto di brioches pronte per essere azzannate!
Il programma della giornata prevede un’ascesa in quota per godersi la bellissima e calda domenica, ma non prima di aver completato i lavori stradali straordinari in giro per Vigo. L’entusiasmo di Davide per la cosa raggiunge vette inarrivabili…
Tutto sommato anche la funivia non sembra deludere le aspettative del piccolo terrore, che può così controllare dall’alto le prossime eventuali vittime della sua furia mortale.
Si arriva al Ciampedie a 2000 metri e, nonostante l’altitudine, Davide individua immediatamente l’area giochi (che tra l’altro è immensa) e cerca di scavalcare per imbucarsi senza pagare.
Con abile mossa Yobby si prende gioco del figlio, convincendolo che i biglietti per entrare all’area giochi sarebbero venduti al rifugio Gardeccia, al termine della passeggiata in programma per oggi.
La camminata regala paesaggi meravigliosi, ma mentre tutti rivolgono lo sguardo verso le montagne dolomitiche, Yobby e Davide hanno solo occhi per le loro amate mucche.
Tanto bestiame mette appetito a Davide che, prima di una bella pisa ricostituente, decide di farsi un bel antipasto a base patatine… perfette ed appropriate mentre si è immersi nel bosco.
Con lo svenimento di Davide si riesce ad accelerare il passo e, superando tratti impervi con un passeggino trasformato in quad all’occorrenza, si raggiunge l’obiettivo finale, il rifugio Gardeccia.
Ammaliati da cotanto splendore naturale, Tomma e Yobby si fiondano immediatamente su di un sontuoso strudel con gelato, battendosene totalmente le palle della bellezza del luogo.
Assimilate calorie sufficienti per due maratone olimpiche, ci si può permettere di effettuare il ritorno verso Ciampedie. Nel percorso di rientro anche Davide, che ne frattempo si è destato per dare lustro della propria presenza casinara, decide di rifocillarsi per avere tutte le forze necessarie per una intensa sessione di giochi.
Infatti una volta tornati indietro, Davide si scatena provando tutti i giochi presenti, senza nessuno escluso, molestando imperterritamente qualunque bambino si pari sulla sua strada. Si verificano così stragi infantili sull’altalena…
… genocidi di massa nei gonfiabili…
… torture naziste nelle casette che si trasformano in case degli orrori…
… fiumi di sangue giovane e fresco inondano gli scivoli…
… tiri al piattello umano ai tappeti elastici…
… e martiri di anime pure utilizzando una altalena rotante.
Tutto questo scempio accade finché lo sterminatore di infanti si ricorda di essere il nuovo protagonista di Rocky XXIV: dopo la rincorsa alle galline di ieri, oggi si cimenta nel più classico allenamento al sacco.
Nel mentre Yobby dimostra una solida maturità e soprattutto una stabilità mentale pressoché nulla.
Il pomeriggio al kinderpark si conclude con un ultimo gesto riprovevole: Davide, coadiuvato in modo assolutamente abietto da Yobby, scippa tutte le caramelle a due poveri figuranti giunti solamente per donare un po’ di gioia a tutti i bambini presenti.
Con il sollievo di tutti, finalmente Tomma, Yobby e Davide abbandonano il parco giochi per andare a consumare la merenda: in fondo malmenare piccole creature innocenti mette fame.
La fatica di una giornata passata a 2000 metri comincia a farsi sentire insieme ad un vaghissimo odore di pollo arrosto dovuto alle ustioni da sole di montagna, così si decide di tornare a casa per riposare le stanche membra. In un attimo arriva anche l’ora di cena.
Dopo un bel piatto di pasta, Davide il cannibale individua il suo secondo piatto: una bella orecchia del malcapitato padre.
Mentre gli uomini sono occupati in diverse faccende, Yobby ne approfitta per svaligiare il frigo e tentare di infilare qualunque ingrediente nel proprio panino… dall’onnipresente speck alla torta sacher.
La Val di Fassa in passato aveva significato la totale incapacità di comprendere il metodo di stoccaggio della spazzatura (vedere per credere), terminando in uno spargimento di rifiuti solidi urbani in ogni angolo di Canazei. Questa volta, al momento di uscire per un giro serale, l’astuzia di Tomma sfocia in un trionfale canestro con slam dunk in un vero bidone!
Nonostante la stanchezza ci si concede un giro a Moena (non prima di aver percorso qualunque strada a traffico limitato e probabilmente aver racimolato una ventina di multe tutte insieme).
La domenica volge così al termine, tra loschi figuri trovati in giro e coloriti purpurei antecedenti l’ustione di terzo grado.
Si torna a casa… chi può corre a dormire… chi non può attacca a scrivere enormi cacate su un pc…