Da: | Moab |
A: | Moab |
Km parziali: | 150 |
Km totali: | 3214 |
Posti: | Arches |
Notte: | Moab Valley RV Resort |
Temperatura: | 19°C – 45°C |
Meteo: | Seseno con foschia |
Note: |
Contrariamente al leggero caldino che c’è di pomeriggio, per fortuna le notti a Moab sono decisamente fresche, permettendo di dormire decentemente!
La sveglia delle 8 trova pronti Tomma e Yobby, già propositivi per andare a visitare uno dei parchi nazionali migliori degli Stati Uniti. Questo almeno a detta degli americani che impazziscono come perfetti idioti quando si parla di Arches.
Prima di partire, serve una bella colazione e grazie alla fantastica ricetta Tomassini per morire giovani di colesterolo e diabete (fetta di pane con strato di burro di arachidi e miele), dicerto le calorie per affrontare la giornata (ed anche il resto del mese) non mancano.
Si parte quindi per la prima sezione del parco degli archi, dove le viste non sono male, nonostante un caldo che comincia ad essere pesante già al mattino.
Peccato che il territorio sia completamente invaso da 4 pullman di maledettissimi giapponesi che compaiono in ogni dove e in qualunque modo si giri lo sguardo, spunta un nipponico con movenze e vestito come un cartone animato. Mancano Holly, Benji, Mila e Shiro e poi tutta la nazione del sol levante è al completo.
Andando avanti, però piano piano il paesaggio all’interno del parco cambia… diventando un po’, come si dice in genovese, del belino!
Nell’ultima parte della mattinata il cado è già sufficientemente orrendo ed andando a fare una camminata di quasi 2 km per un sentiero che si chiama “Devil’s garden”, la situazione non può che andare a rotoli: Gaia evapora, Tomma presenta la testa di un colore viola intenso e Yobby sviene.
La vista del Landscape Arch, tanto cantato anche dalla guida, di sicuro non ripaga degli anni di vita persi per completare questo percorso.
Questa zona ha profondamente deluso tutti, chiedendosi come mai gli americani amino tanto il parco di Arches. Tutti i punti panoramici lasciano interdetti, mostrando paesaggi decisamente inutili.
A questo punto è molto meglio tornare a Moab per fare la spesa per procacciarsi il cibo… o qualcosa che ci assomigli vagamente.
Nel primo pomeriggio si superano i 40°C ed i 3 sapienti strateghi, corrono a buttarsi in acqua. Rilassarsi non è semplice per tutti.
Rinfrancati e pieni di cloro, manca solo una cosa per affrontare l’ultima parte del pomeriggio: il mega barile di caffeina, senza la quale Tomma e Yobby non potrebbero sopravvivere oltre.
Arrivati quindi nel punto prestabilito, si parcheggia e si comincia l’itinerario definito “moderatamente estenuante” che in circa 5 km tra andata e ritorno, porta a vedere l’arco più famoso del parco. Ulteriore scopo del gioco, è arrivare poco prima del tramonto. Il tutto, allietati da una temperatura di soli 45°C.
Ad inizio itinerario, si incontra il sindaco del sentiero.
Una bestia praticamente imbalsamata, di cui non si conosce minimamente la specie.
Il percorso è davvero bello, cominciando a ritirare quasi tutti gli insulti finora rivolti al parco di Arches. Durante le soste si cerca ombra come si può
ma sedersi su un mini cactus, pare non essere molto salutare per le proprie chiappe! Necessita una operazione in perfetto stile Grey’s Anatomy ed il fondoschiena è salvo!
Anche la seconda parte del sentiero non è per niente male, regalando paesaggi inaspettati.
Alla fine di arriva al Delicate Arch, dove c’è così tanta gente assiepata che sembra di essere allo stadio.
Qui ci sono 41°C, ma la valle della morte ha temprato a dovere i nostri scalatori, che anche al sole non sudano una sola goccia.
Natura chiama… e Tomma risponde con la solita classe e discrezione.
La discesa è rapida ed è Gaiache, dopo una sosta nella poltrona dei Flinstones con tanto di poggiapiedi e tavolino,
ad indicare a tutti la retta via verso il parcheggio e più che altro verso la seguente cena. Al parcheggio, una coppia italiana, chiede in prestito la pompetta con pennellino per pulire… il sensore della propria reflex!
Al posto di tornare subito in campeggio, si decide di andare a fare un giretto in paese a Moab, dove si mangia un panino al volo mentre tutti mangiano come cristiani normali.
Nei negozi si trovano articoli davvero fondamentali per la vita di ognuno. Anche Yobby decide di comprarsi una scarpetta per le grandi occasioni.
Mentre Tomma fa incetta di Gadget per la sua fiorente testa.
Tra un negozio di souvenir e l’altro, ecco materializzarsi una gelateria! Alle 21 ci sono ancora 35 gradi… e quindi si corre ai ripari con un gelatino davvero micro, con dosi all’americana.
Finito il tutto, Gaia, Yobby e Tomma possono tornare in campeggio: doccia e nanna… domani è il momento di rimettersi in viaggio e lasciare Moab.
Purtroppo però, la notte sembra davvero molto più calda delle altre notti… almeno nelle prime ore di buio. C’è chi spera di non sudare tanto da annegare anche dormendo.