Da: | Preikestolen (N) |
A: | Vejle (DK) |
Km parziali: | 544 |
Km totali: | 3043 |
Tempo: | Nubi e pioggia… troppa pioggia |
Trattativa Smiling: | In attesa di risposta |
La sveglia di oggi è doppiamente fastidiosa: suona ad un orario non proprio da viaggio rilassante (d’altra parte questa non lo è stato neppure per 5 minuti) ed è quella che fa iniziare il giorno del saluto alla norvegia.
Si fa colazione a tempo di record: tutti gli ingredienti vengono selezionati e posti sul piatto,
ma per far prima vengono mescolati tutti insieme per mangiare sprecando meno tempo.
Tomma e Roby salgono sulla moto e subito parte la rincorsa al tempo: bisogna percorrere quasi 300 km non propriamente di autostrade per salire sul traghetto alle 12.30… ma non prima di aver raggiunto il faro di Lindesnes, ossia Capo Sud! Ovviamente, manco a dirlo una leggera pioggia fa da contorno.
La missione si completa con successo e dopo Capo Nord di 2 anni fa, anche Capo Sud è conquistato!
La visita è lampo come il resto del viaggio ed al momento di ripartire, la voglia di puntare verso Nord è davvero tanta!
Purtroppo si arriva al porto di Kristiansand e l’espressione non è propriamente quella di un viso felice… e nemmeno di uno rilassato!
Alla consegna dei biglietti per la traversata, la gentile signorina offre ai LostBikers un’ottima pillolina… non un anticoncezionale o una droga pesante, ma solamente un’efficace rimedio per il mal di mare: il traghetto infatti è in ritardo per il mare forza 1000. Tomma e Roby, ottimisti delle proprie possibilità, rifiutano.
Finalmente si possono caricare i mezzi e Tomma, memore dell’avviso ai naviganti fatto poco prima e con l’aiuto di un altro centauro norvegese, salda la moto al pavimento della nave. Niente e nessuno potrà mai smuovere il TDM da quella posizione… probabilmente resterà come parte integrante dell’equipaggiamento del traghetto…
Si parte in deciso ritardo e Tomma prontamente festeggia il mare moto in corso con un ultimo wurstellone norvegese.
E mentre tutti i passeggeri si attaccano al sacchetto di carta, Tomma e Roby recuperano un po’ di sonno perduto facendo un pisolino.
Si sbarca con un ritardo di un’ora e un quarto e la tabella di marcia ne risentirà. Se il tempo in Norvegia è stato decisamente penoso, ad Hirtshals, sulla punta della Danimarca, è orrendo e si presenta una gradevole nebbiolina con leggera pioggia. La discesa verso sud si fa sempre più difficoltosa.
Via via che si percorre la strada, la pioggerellina diventa insistente, la strada diventa via via sempre più bagnata e la nebbia più fastidiosa: dopo 300 chilometri in territorio danese, la pioggia è un acquazzone, la strada un fiume ed il vento una bora laterale. Per superare le colonne di tir che alzano vere e proprie cascate di acqua, diventa necessario affidarsi alla propria fede ed a uno sguardo divino di riguardo: a questo punto Tomma capisce che se questo è l’unico requisito per continuare, allora è meglio fermarsi!!!
Ci si scola quindi nella stanza asciutta di un motel e, memori delle tante preghiere di smetterla di mangiare in modo a dire di qualcuno opinabile, si tenta di mangiare un piatto caldo e possibilmente presentabile.
Forse l’alimentazione è precipitata ulteriormente!
Si ha solo il tempo di dare un’occhiata alle previsioni del tempo per domani: su tutta l’europa è attesa una mega perturbazione con centro in Germania… il Monsignore prega.