Da: | Prati di Dumfermline |
A: | Edimburgo |
Km parziali: | 174 |
Km totali: | 2749 |
Tempo: | sole e nubi sparse |
Temperatura: | 11-22° C |
Avanzamento apprendimento Golden: | Sopravvissuto… per ora |
La notte di resistenza fisica e morale per strada ha effetti differenti sui tre malcapitati senzatetto: Smiling accusa dolori orribili agli arti inferiori e lamenta di aver dormito quasi niente come Golden, che appare con un’espressione allucinata senza alcun segnale di attività cerebrale; Tomma incredibilmente si sente riposato e senza neppure i soliti dolori articolari… si manifestano solo alcuni lievissimi effetti collaterati del finestrino aperto dal suo lato, ovvero i sintomi di una broncopolmonite.
Tutto per fortuna svanisce dopo una bella colazione, ovviamente da barboni, consumata per strada, utilizzando le ultime risorse auree importate dalla madrepatria
SI risale al contrario rispetto ai programmi la costa del Fife, fino ad arrivare a St. Andrews, teatro delle prime tragedie notturne della sera prima, e ci si abbandona ad una meritata seconda colazione con qualcosa di caldo… e seduti in un locale
Ulteriormente ricaricati e motivati, si visita la cittadina.
Ora non resta che raggiungere l’ultima tappa: Edimburgo. Arrivati intorno alle 13 all’ostello, che appare più come un grande albergo, purtroppo ci riferiscono che la stanza sarà disponibile solo alle 15, così, nel frattempo si approfitta per tornare ad esercitare quello che negli ultimi giorni sembra essere una operazione naturale… il barbonaggio!
Finalmente ci si incontra con Salvatore, l’amico espatriato ad Edimburgo e di lunga data … ed in quanto tale, anch’esso un degno esponente di una intelligenza un po’ diversificata dal normale.
Si vorrebbe cominciare a girare per la città prima possibile, cercando di andare via prima delle 15, ma purtroppo i receptionist dell’ostello fanno impazzire letteralmente i due emirati del serbatoio e il sopravvissuto allievo: prima li fa lasciare i bagagli in un deposito a pagamento, poi in un altro gratuito ma subito dopo di nuovo a pagamento… e alla fine dichiarando che non era possibile lasciare i bagagli da nessuna parte ma che era meglio attendere che la stanza fosse pronta…
Dopo ulteriori ritardi ed un nervoso che stava per sfociare la strage, per fortuna l’amico anglofono Salvatore interviene per risolvere la situazione a proprio favore ed ottenere finalmente la stanza!
E così inizia il giro guidato per la città
concludendo con una leggerissima passeggiata che porta in cima ad un monte sopra la città
SI torna alla civiltà con una leggerissima stanchezza addosso, ma le scarpinate non sono ancora finite… la cena infatti si consumerà nel ristorante dove lavora Salvatore… dall’altra parta della città! Ovviamente si va a piedi… che cominciano a fumare…
La cena regala cibi prettamente inglesi e facilmente digeribile: il fritto fritto fish and chips e per Tomma finalmente si corona il sogno di mangiare l’haggis (tipico piatto scozzese a base di polmone, cuore, fegato, cipolla e spezie varie, tritate insieme in una inguardabile poltiglia).
La stanchezza ora è a dir poco orribile, ma dopo cena ci si trascina ugualmente in un pub (il primo della vacanza!) per consumare birra artigianale scozzese.
E’ ora di tornare all’ostello per riposare in un letto, ma ormai le gambe non rispondono più e soprattutto comincia una fastidiosa pioggia insistente… e si deve ricorrere ad un taxi!
In stanza gli occhi diventano umidi per la commozione di quello che si pare loro davanti… tre letti!!!