L’ultima pole position norvegese

Da: Boverdalen (Lat. 61.72°N)
A: Oslo (Lat 59.91° N)
Km parziali: 418
Km totali: 6157
Tempo: Variabile
Temperatura: 16 – 26° C
Condizioni LostBikers: Smiling76 buone, Tomma7 in miglioramento
Condizioni Moto: TDM ammaccato, Hornet speremmu ben!

La sveglia suona come al solito ma questa volta non può essere lasciata suonare come al solito per mezzora: i LostBikers oggi devono affrontare una tappa lunga ed impegnativa. Questa volta anche Smiling76 si alza subito… quasi subito!
La colazione ha dell’incredibile: per una volta il buffet dell’ostello non viene razziato come da un branco di piranha affamatissimi! Questa sera sarà l’ultima in Norvegia e si proverà a mangiare un po’ più da esseri umani, magari con le gambe sotto ad un tavolo, quindi si è deciso di non procacciarsi il cibo.
Peccato che questo ostello fosse probabilmente l’unico al mondo dove permettevano di prepararsi da mangiare per la giornata! Ma che tempismo incredibile! Mentre tutta la sala saccheggia e razzia… Smiling76 e Tomma7 stanno a guardare!

 Ma arriva presto il momento di partire: bisogna affrontare tre gran premi della montagna ed arrivare ad Oslo possibilmente ad un orario decente!
I LostBikers affrontano la prima salita che li porterà sulla strada più alta del Nord Europa, la cima coppi del giro dei LostBikers, con una decisione ed un ottimismo commovente… tanto commovente quanto immotivato! Infatti, regolarmente, appena arrivati al cartello del passo, comincia a piovere!

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Ma ormai si prende tutto (beh, quasi tutto!) con filosofia e i LostBikers affrontano qualunque condizione avversa con il sorriso stampato in faccia!
Ah no… non è un sorriso, hanno una paresi facciale!

 I vari sali e scendi portano i protagonisti per ben tre volte ben sopra i 1000 metri di altitudine, ma per fortuna le temperature patite a Capo Nord e dintorni sono solo un gelido ricordo! Qui infatti si sta piuttosto bene, certo se la smettesse del tutto di piovere, forse si starebbe anche meglio, ma dato che il fato avverso può anche fare di peggio, non ci si può lamentare!

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Si affronta anche l’ultimo altopiano dove, come di consuetudine norvegese, la strada si fa come per magia larga e dritta… un vero miracolo ricordando le principali statali che a volte sembrano delle contorte mulattiere!
Ma ormai è tempo di cercare di raggiungere Oslo prima possibile: da qui infatti il percorso non presenta particolari panorami o siti interessanti. Sono le 14.00 ed il navigatore avverte: l’orario di arrivo previsto sono le 18.00, troppo tardi per poter vedere la galleria nazionale della capitale. Già, ma invece i LostBikers ostentano una naturale sicurezza nei loro mezzi ed uno scintillio negli occhi tipico del malato mentale che ormai ha perso tutti i neuroni per strada… sempre che ce ne fossero ancora da perdere!

 Sulla loro rincorsa al tempo per la pole position si interpongono 2 pericolose soste ai box: la prima per alimentare i poveri organismi dei LostBikers, che reclamano come in crisi d’astinenza il proprio carburante… e cioè il classico wursterone avvolto nella pancetta ed affogato di salsa che ormai non può assolutamente mancare nella alimentazione bilanciata quotidiana del motociclista in Norvegia.

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La seconda sosta ai box è invece una trappola ordita ad arte da un odiosissimo benzinaio che si ostina in modo fastidioso a rifiutare le carte di credito a disposizione. Purtroppo le corone norvegesi sono finite… ed ora? Ci si scambia uno sguardo: Smiling76 spera in un colpo di genio di Tomma7, Tomma7 invece ipotizza di vendere a trance Smiling76 al mercato rionale…
Alla fine si raggiunge un compromesso: si paga in euro, ma chissà come mai, ma i LostBikers annusano una fregatura colossale! Conti veloci alla mano: l’importo da pagare è ad esagerare 35 euro, ma il benzinaio (da qui in poi chiamato laidissimo bastardo) spara 40 euro. La tensione si taglia con il coltello… i due da motoclisti si trasformano in lupi assetati di sangue del laidissimo bastardo.,. ma è solo un attimo. Si deve tornare in pista per la pole position, quindi si paga il laidissimo bastardo e si torna in pista, ops… in starda.

 La ricerca del tempo è forsennata: due motociclisti norvegesi smanettoni (con Kawasaki Ninjia e Z750) cercano di rallentare i LostBikers che però, con le moto carichi di 3 bauli e zaino da serbatoio, non ci pensano neanche un secondo e sverniciano i centauri vichinghi.

 Si arriva ad Oslo ed il responso del cronometro sancisce il nuovo record della pista: sono le 16.00, due ore prima di quanto preventivato. Si parcheggia in centro le moto ed i pneumatici fumano ancora…

 Finalmente è arrivato un momento storico per la vacanza: Tomma7 aveva promesso a qualcuno a Genova che avrebbe tentato di erudire in qualche modo il perito elettronico Smiling76. In precedenza tutti i tentativi erano falliti miseramente: la geografia è risultata una materia a lui completamente sconosciuta, mentre nelle lingue straniere il ragazzo si presentava gravemente impreparato fino a rendere necessaria la convocazione dei genitori…
Ed ora è arrivato il momento della storia dell’arte: i LostBikers vanno alla galleria nazionale. Il primo commento di Smilig76 toglie ogni dubbio sulla riuscita di questa missione: “ma questi cavolo di quadri sono tutti degli scarabocchi!”… tristemente Tomma7 osserva le tele attaccate ai muri, non potendo pensare altro che “certo che alcune volte non posso dargli torto!”.

Urlo

Arrivano le 18 ed è quasi ora di pensare a mangiare qualcosa, dato che in mattinata si è pensato di andare finalmente in un ristorante, quindi i LostBikers decidono di passare prima dall’ostello per lasciare armi e bagagli e per una rinfrescata.
L’arrivo all’ostello è qualcosa di inspiegabile: da Oslo sembra essere catapultati in una scuola di periferia di Tokyo o Seoul: una vera invasione di studenti nippo-coreani ha colonizzato l’ostello!

Si torna ad Oslo, prima si effettua un giretto di perlustrazione: stuzzicati dalla richiesta popolare, Tomma7 ancora un po’ zoppo e limitato nei movimenti, tenta di immortalare la gente di Oslo… se gnocca ancora meglio! Smiling76 ovviamente gli da una mano!

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si incontra anche Garibaldi…

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e poi si passeggia per il molo del porto per trovale il ristorante dove mangiare, così si cominciano a scorrere le varie possibilità: prezzi alti, prezzi altissimi, prezzi orribili, senza prezzo (il che spaventa da morire), prezzo abbordabile… è fatta!
Nooooooo!!! Il Mc Donald no! Delusione mortale…

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Si affondano così i dispiaceri dell’ultima cena norvegese con un buonissimo gelato (come i bambini!)

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per poi fare ritorno all’ostello, insacchettarsi nelle ormai familiari sacchi-trappola e andare a dormire… domani è un altro giorno…

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