E’ l’ultimo giorno. Sta finendo. La tristezza regna sovrana. La tristezza regna sovrana ma l’appetito non cede di un millimetro.

L’ultima mattinata norvegese regala però un incontro animalesco nuovo in questo viaggio: purtroppo per Yobby non si tratta ne di una renna ne di un alce, ma di un simpatico rospo che fa da animale da compagnia durante le minzioni mattutine.

Caricata l’auto e soprattutto salutato l’anfibio, si può partire alla volta di Oslo dove a sorpresa di trova il sole dopo le nubi del primo mattino.

Il giro per le vie della capitale regala ormai classici indovinelli/interrogatori nei quali la preparazione calcistica di Tomma viene messa a durissima prova, palesando profonde lacune su argomenti semplici come la quarta divisione inglese, la serie B kazaka e la coppa di quartiere della Kamchakta del Nord.

Per distrarre il giovane assetato di calcio e sapere, si improvvisano set fotografici a sfondo vichingo.

Sortendo la tattica scarsi risultati, si gioca la carta McDonald, ossia tappare la bocca a Davide utilizzando agglomerati di lipidi saturi fritti in olio di motore esausto.

La ricerca di luoghi inediti di Oslo porta al Søndagsmarkedet di Blå, il quartiere più colorato della città.

Qui, nel posto più interessante del giro, il tempo regala un temporale di mezzora, tanto corto quanto molesto ma, mentre Tomma sgrana il personale rosario, Yobby e Davide non si danno per vinti proseguendo imperterriti il giro, abbandonando l’inetto blasfemo alla inevitabile scomunica.

Arriva così il momento tanto temuto di dover prendere la strada del ritorno verso la macchina per partire alla volta dell’aeroporto. Per salutare degnamente la Norvegia, Tomma decide di ingurgitare una quantità imbarazzante dell’alimento simbolo di tutte le vacanze scandinave: il mitico e leggerissimamente ipercalorico wusterone pancettato.

Cercando di digerire invano quanto appena scofanato, si arriva in aeroporto e si saluta il proprio bolide… la Suzuki Vitara ibrida automatica con un motore performante di 1500 cc e dall’inaudita potenza di 4 cavalli (morti di sonno).

La riconsegna delle chiavi passa subdolamente in silenzio tacendo subdolamente i danni subiti per fortuna mai addebitati neppure in seguito: la telefonata di autodenuncia del trattorista ha funzionato per davvero.

In aeroporto si ostenta una tranquillità olimpica nonostante il cambio previsto a Monaco di Baviera preveda una strettissima coincidenza di 45 minuti.

L’imperturbabile flemma comincia a vacillare per in seguito crollare alla notifica di ritardo del volo da Oslo a Monaco: un ritardo di poco meno di 20 minuti sull’arrivo rischia di significare la certezza di non completare il rientro a Genova.

La soluzione a tanto agitazione non può che essere spendere gli ultimi scampoli di organi interni ancora vendibili di Tomma per comprare la cena a Davide…

… ed una brioche dalle dimensioni e soprattutto peso imbarazzante.

Finalmente arriva il momento di salire sull’aereo…

… che, come previsto, parte in ritardo.

Il romantico tramonto all’arrivo di monaco è di cornice di una delle cavalcate più mostruose della storia per attraversare tutto il terminal 2 dell’aeroporto di Monaco in pochi minuti. Tomma si riscopre il centometrista di qualche secolo fa, pagando però lo sforzo con plurime aritmie cardiache.

L’impresa è però incredibilmente compiuta: in pochi minuti si riesce a prendere l’aereo per tornare a Genova.

Così Davide, Yobby e Tomma fanno ritorno a casa.

Le valigie invece invece no, rimanendo in giro per il mondo per giorni e giorni senza la certezza di tornare dai legittimi proprietari, rimasti letteralmente senza mutande.

Da:	Flesberg
A:	Genova
Km parziali:	166
Km totali:	2739
Posti:	Oslo
Notte:
Temperatura:	min 15 max 18
Meteo:	Nuvoloso
Note:	Valigie smarrite