Bisogna subito chiarire un punto fondamentale: se qualcuno sta pensando che la commozione del titolo sia un intenso turbamento o trasporto interiore, che si riflette nel volto e nell’atteggiamento, originato da sentimenti di partecipazione affettiva alle vicende dolorose o liete di qualcuno, o da particolari esperienze personali… ebbene è in grandissimo errore.
Trattasi invece di commozione cerebrale.
La giornata tutto sommato era cominciata tranquillamente con il solito imbarazzante scempio alimentare della colazione ed un rilassante giro a Fussen per acquistare della fondamentale oggettistica made in china.
Per il resto della mattinata ci si trasferisce al lago Eisbee, sotto lo Zugspitze, la montagna più alta della Germania, dove ci si può ritrasformare nei soliti fotografi assetati di qualunque inquaratura.
La passeggiata intorno al lago avviene con i più disparati assetti: c’è chi viaggia leggero e chi invece decide di trasformarsi in uno sherpa tibetano obbligato a trasportare tutti gli zaini di 8 squadre di calcio.
Foliage e riflessi danno grandi soddisfazioni…
… finchè non accade la tragedia di giornata.
Doc, con il suo solito carico di zaino, borsa tracolla, cavalletto e 2 macchine fotografiche al collo, decide di scalare a mani nude una parete verticale per raggiungere un punto di vista privilegiato a vista lago. Ma non ci arriverà mai… crollando ignobilmente e procurandosi un buco in testa con conseguente commozione cerebrale.
L’evento nefasto fa decidere il gruppo di concludere l’esperienza al pericolosissimo lago alpino e cominciare il trasferimento verso il lago di Resia. Sulla strada, nonostante i tempi militari dettati dal tiranno Tomma, si trova anche il tempo di mangiare. Doc purtroppo non riesce a superare l’infortunio ed il resto del gruppo lo commemora usandolo come tovaglia da pic-nic.
L’arrivo al lago di Resia poco prima del tramonto regala una cocente delusione, nonché tremendi vituperi blasfemi: il cielo è completamente velato e le tanto agognate foto del campanile sono irrimediabilmente compromesse.
A questo punto tanto vale raggiungere l’hotel per sfogare la propria tristezza con le ultime luci del giorno, mentre qualche schiarita poco tempestiva innervosisce ulteriormente il gruppo.
A questo punto non ci si può che scagliare nella attività che riesce decisamente meglio a tutto il gruppo: ammazzare il proprio metabolismo con alcol e tonnellate di cibo.
Ridotti ad informi palle di lardo il gruppo non si da per vinto e decide di tentare il colpo gobbo: la notturna sul lago con una gradevole temperatura di 3 gradi centigradi.
Il solo Emilio decide saggiamente di abbandonare i 4 mentecatti alla missione impossibile che li obbligherà a tornare a dormire a notte inoltrata.
Da: | Halblech |
A: | San Valentino alla Muta |
Km parziali: | 234 |
Km totali: | 1009 |
Posti: | Fussen Eibsee Lago di Resia |
Notte: | Gasthof Alpenrose |
Temperatura: | Min 3 max 20 |
Meteo: | Sereno, velato |
Note: |