Oggi è l’ultimo giorno buono per completare lo sfacelo alimentare in terra polacca e così appena svegli di buon ora il gruppo non perde tempo ed inizia la transumanza con le valigie dopo aver abbandonato l’appartamento delle vacanze.
Colti dalla solita fame abominevole, nei pressi della reception, i 4 dementi consegnano le valigie al primo sconosciuto che passa e scattano stile squadra giamaicana della 4×100 e si involano verso la colazione.
Ovviamente ognuno assolutamente tronfio della propria sconsiderata scelta degli alimenti.
La mattinata scorre tra giri per le strade del centro e razzie al mercatino di natale: Yobby acquista tutte le renne che le passano per le mani, mentre Daddy si trova un suo nuovo amichetto zuccheroso amico del dentista.
La piazza Rynek Główny è ricca di spunti artistici che vengono valorizzati al meglio da Daddy e Gaia…
… che per questo riceveranno una denuncia a piede libero dalla gendarmeria locale.
Alle 11 probabilmente i pomodori ingurgitati a colazione finiscono il proprio effetto e una fame ormai inarrestabile si impossessa di Daddy che decide di godersi un bel quarto di manzo.
Nel mentre, in un momento di distrazione del resto del gruppo, Yobby da perfetta alcolizzata si fionda su un bicchierone di vin brulè talmente alcolico da superare di gran lunga la gradazione della peggiore vodka polacca.
Terminati i viveri, Tomma, Gaia e Daddy trascinano una Yobby visibilmente brilla verso la prossima fermata: il tipico museo delle farfalle esotiche (e soprattutto vive) di Cracovia, dove farfalle abnormi svolazzano allegramente addosso ai visitatori.
Nel museo vi sono anche diversi uccelli tropicali particolarmente socievoli: Tomma decide così di fare la conoscenza di un simpatico volatile che, prima che il pennuto prenda la mano dello povero mentecatto a mo’ di gabinetto per i propri bisogni, viene amorevolmente spennato e degustato come antipasto.
Gaia rimane particolarmente attratta dagli uccelli e non vede l’ora di prenderne uno in mano. Fallito ogni tipo di approccio, delusa a morte di non aver potuto godere della compagnia di un uccello, si dedica ad un insoddisfacente insetto stecco.
Delusa profondamente dai risultati al museo, Gaia decide di consolarsi con il mitico formaggio affumicato alla piastra con marmellata, considerato ormai alimento base per ridurre il proprio fegato a brandelli.
Di nuovo ai mercatini, il venditore di caramelle si muove a compassione e regala all’apparentemente tenero Daddy un lecca-lecca da mezzo kg.
Purtroppo anche in famiglia vige la legge del più furbo… o del più forte… o, come in questo caso, del pader più stronzo e morto di fame: in un attimo di distrazione depreda il povero figlio del bene zuccheroso ed in men che non si dica ingurgita tipo struzzo tutto il lecca-lecca, perdendo per l’occasione tutta l’arcata dentale superiore.
A mezzogiorno inoltrato, casomai ci fosse ancora bisogno di incamerare ulteriori calorie, si decide di pranzare: chi con zuppe quasi salutari…
… chi decide di farlo in modo artistico…
… e chi infine decide di dare davvero il colpo di grazia alla circolazione già compromessa.
Dopo pranzo la passeggiata con parvenza di aiuto alla digestione conduce fino alla basilica della piazza, per un itinerario complessivo a piedi di circa 25 metri dal tavolo del pranzo.
Il disastro alimentare di questi ultimi 4 giorni inizia un minimo ad intaccare le coscienze e così questo sembra il luogo giusto per chiedere venia dei propri peccati a tavola.
Le ultime ore prima della partenza diventano frenetiche: c’è chi dilapida tutti i risparmi di una vita per l’immancabile felpa dell’Hard Rock Cafè…
… e chi, finiti i sensi di colpa, riprende di nuovo a mangiare…
… ed a mangiare…
… ed a mangiare consumando un intero orsetto di miele come dolcificante, sancendo l’inesorabile diabete.
Arriva davvero il momento di salutare Cracovia al tramonto…
… ed in exremis si riesce anche a trovare Babbo Natale, vagamente imboscato per scappare da orde di bambini assetati di sangue.
Con la prima navetta per l’aeroporto comincia così il rientro verso l’Italia, mantenendo uno parvenza di allegria, nonostante il momento tragico.
In men che non si dica, si sfrutta biecamente la tenera età di Daddy per calpestare i diritti di tutti gli altri passeggeri e si giunge così per primi in aereo.
In volo ovviamente si cerca di fare più casino possibile…
… anche quando a Daddy si tappano le orecchie e comincia a gridare senza ritegno “Non mi sento! Non mi sentooooo! NON MI SENTOOOOOO!!!”, trapanando i timpani di chiunque, dai passeggeri al capitano dell’aereo.
Atterrati a Milano, dopo essere stati in Polonia nella speranza di trovare un po’ di freddo e magari una nevicata, ci si rende conto che il vero freddo è in patria dove si trova anche un po’ di neve. Daddy sfrutta immediatamente l’occasione per gettarsi come un bambino di 3 anni in un mucchio di neve, probabilmente la più sporca di tutta Europa.
La fine della vacanza scorre tutta secondo i programmi: si guida verso casa, si mangia, ci si ferma all’autogrill e si mangia, si vitupera qualunque santo perché non si trova parcheggio vicino a casa, si giunge infine a destinazione e, prima di crollare a letto… si mangia ancora un po’.
Da: | Cracovia |
A: | Genova |
Posti: | Stare Miasto |
Notte: | Casa |
Temperatura: | min 6 max 8 |
Meteo: | Nuvoloso |
Note: |