Da: | Manosque |
A: | Manosque |
Km parziali: | 206 |
Km totali: | 935 |
Posti: | Simiane la Rotonde, Lagarde d’Apt, Valensole |
Notte: | Séjours & Affaires Manosque |
Temperatura: | 26 – 35 |
Meteo: | Sereno |
Note: | Si carica il pc con mezzi alternativi |
Che Tomma non sia un calmo e pacato lord inglese già lo si era in qualche modo sospettato, ma se mai ce ne potesse esser bisogno, oggi ci sono state diverse occasioni buone per comprendere meglio il livello di socievolezza di questo strano individuo.
La partenza di giornata appare all’insegna della lentezza, provato dalle ore piccole di tutte le sere precedenti. Meglio cercare di riprendersi con una colazione da campioni…
Davide, già attivissimo di primo mattino, si preoccupa di far belli tutti i componenti di famiglia per apparire al meglio in pubblico: decide così di intraprendere una crociata contro i mulini a vento, tentando di sistemare la capigliatura di Tomma con un pulisci biberon, probabilmente appena usato.
Una volta che Davide ha compreso che al padre non sarebbero mai ricresciuti più di 2 peli in testa, si parte per il giro alla ricerca di lavanda in direzione Nord. Dopo poco dalla partenza, un irrefrenabile desiderio di scalare balle di fieno obbliga ad una prima sosta non programmata.
Nonostante sulla strada si rendano necessarie numerose ulteriori soste alla ricerca di bestiame locale su richiesta di Davide e quella mentecatta di sua madre, si raggiunge Simiane la Rotonde poco prima di mezzogiorno.
Una volta parcheggiato in cima al paese si ha il primo incontro-scontro di giornata: con uno stridio di pneumatici fuori controllo, giunge in auto una simpatica anziana, abituata a percorrere le strade di paese come Oler Togni. La simpatica anziana (da qui in poi denominata “vecchia puttana”, come amorevolmente apostrofata da Tomma) alla vista del goliardico pelato perde il controllo della propria frizione e fa spegnere la macchina proprio davanti a lui. La vecchia puttana inizia così ad inveire gesticolando in modo sconsiderato contro Tomma che, se in un primo momento non capisce cosa stia accadendo, alla frase di Yobby “Guarda che ce l’ha con te”, decide senza favella pronunciare di sedersi con un salto carpiato sul cofano dell’auto.
Il giro può finalmente iniziare, percorrendo le strade in discesa a precipizio di un paesino davvero ricco di vita ed attrattive…
L’immane mortorio locale e l’assenza apparente di posti dove consumare un pasto portato da casa fanno prendere la decisione di fare armi e bagagli e cercare un altro posto più adatto per mangiare. Dato che il dislivello effettuato per discendere il paese nel tentativo di trovare qualcosa o qualcuno vivo è stato di circa 500 metri, in vista della risalita alla macchina, Yobby, Gaia e Davide decidono di immolare il nervoso Tomma, noto per la caratteristica di perdere ettolitri di liquidi sottoposto anche al più piccolo sforzo in giornate invernali. Scalare il paese a 35 gradi appare al poveretto come una ingiusta condanna a morte.
Mentre il soggetto con pochi capelli riesce nell’impresa, i restanti 3 loschi figuri trovano a sorpresa un posto buono per banchettare.
Dopo pranzo l’abbiocco corre in aiuto per salvarsi dall’agito cronico di Davide in macchina e ci si può abbandonare ad un tranquillo giro per le colline del Luberon.
Anche questa zona è ricca di campi di lavanda e Gaia non si fa pregare a diventare modella di giornata…
… inconsapevole di quello che avrebbe partorito la mente malata di Tomma per fare le foto.
Dopo tanta fatica… ed imbarazzo… anche Gaia sviene in macchina, facendo compagnia al fratello.
A metà pomeriggio si fa tappa nell’appartamento di Manosque per permettere a Davide di fare una merendina leggera leggera…
… e, soprattutto, di spararsi nel gargarozzo una caffettiera bollente a testa per mantenere come consuetudine di viaggio un basso contenuto di sangue rispetto alla caffeina nelle vene.
Rifocillati al punto giusto si è pronti pare fare un giretto per distillerie di lavanda, forse inconsci di quello che li avrebbe aspettati, ossia un potentissimo odore di essenze floreali, capaci di ubriacare tutti anche a grande distanza dai negozietti.
Superato il primo impatto mortale ed ormai assuefatti, i 4 decidono di saccheggiare tutti i negozi delle distillerie di profumi nei dintorni, facendo incetta di oli essenziali e orsetti aromatizzati alla lavanda.
Nel mentre Davide riesce ad individuare la propria vittima sacrificale di giornata, rendendo martire il povero mao di turno.
Il tempo a questo punto stringe e si deve correre a fare la spesa in previsione di un giro serale per campi di lavanda.
Gaia si occupa del dolce, limitandosi a comprare una piccola tortina monoporzione.
Si torna a casa per tentare di nutrire la piccola iena, sistemandolo per avere tutto il tempo di sfruttare il tramonto sui campi.
E’ in questo intermezzo che accade il secondo misfatto di giornata: alla reception sovrappongono la prenotazione dell’appartamento già occupato da Yobby e compagnia con quella di qualcun altro che a sorpresa si presenta aprendo la porta mentre ci si prepara ad uscire nuovamente. Questo qualcun altro è una coppia di francesi vagamente scortesi che, vedendo l’appartamento già occupato, cominciano ad inveire contro Tomma e compagnia… accusandoli di appropriazione indebita. Tomma placidamente si avvicina alla coppia… mostra la ricevuta dell’appartamento, un dito medio sulla loro faccia ed assesta un sonoro vaffanculo sbattendo loro la porta in faccia.
Una volta finita la sequela di insulti dell’ormai perso calvo naturale (durata una buona mezzora), si può partire in direzione Valensole per una sessione serale di fotografia.
Tra uno scatto e l’altro, la modella può anche verificare personalmente la bontà del principale prodotto locale.
Tramontato il sole, si torna alla base (sperando di non trovarci la maledetta coppia di maleducati francesi) dove però ci si trova davanti ad un’altra imprevista sorpresa: due pulman di giapponesi sbarcati un attimo prima. I simpatici nipponici decidono di stazionare gigioneggiando e cazzeggiando come caricature di se stessi davanti all’ascensore degli appartamenti, unica via per raggiungere la propria sistemazione, data la totale ed incredibile assenza di scale. Tomma, ormai allo sbarello più completo, viene trattenuto in tempo da Yobby e e Gaia prima che si facesse detonare peggio delle bombe nucleari della seconda guerra mondiale.
Per fortuna tutto rientra e si calma lo psicopatico xenofobo con un po’ di cibo…
… che non si può non concludere con l’ultimo dolcino in terra di Francia, anche per cercare di addolcire del tutto un uomo che è stato sull’orlo di un giorno di ordinaria follia.