Da: | Montemonaco |
A: | Genova |
Km parziali: | 546 |
Km totali: | 2310 |
Posti: | Lago Trasimeno |
Notte: | Casa |
Temperatura: | 11 – 32 |
Meteo: | Sereno |
Note: |
La giornata di oggi sancisce la fine della vacanza nelle Marche e l’umore non può essere dei migliori. In più anche il risveglio è stato un po’ traumatico… a dare il buongiorno a Gaia si presenta nella sua stanza una allegra tarantola pelosa!
In men che non si dica, si preparano tutte le valigie e si carica la macchina. Non che ci sia fretta di abbandonare Montemonaco per tornare a casa, ma si vuole andare di corsa al bar per fare colazione… lo sbrano si fa sentire fin dal mattino.
Appena prima di salire in macchina si assiste ad un momento struggente: amico gatto viene per un ultimo saluto e Davidino è assolutamente affranto perché il felino non è ingrassato a sufficienza per una bella fricassea.
Molto meglio volare al bar per azzannare una brioche. Intanto Tomma inizia ad assimilare preziosa caffeina per mantenere alta l’attenzione durante il lungo viaggio.
Il primo tratto di strada scorre felice e sereno lungo le strade che dai sibillini portano fino a Foligno: Davide si fa una bella prima ronfata ed si raggiunge senza nessun problema il lago Trasimeno, luogo designato per la pausa pranzo. A Passignano Davide appena sveglio inizia a dare segni di insofferenza per fame e Yobby decide di sedarlo con l’ormai famoso metodo Montessori con un volo in acqua.
Salvato l’infante affamato dalle grinfie della mamma insofferente, si procede con il sostentamento quotidiano per non rischiare di dimagrire.
A pancia piena, scatta l’operazione stancabestia… ossia quella di trascorrere più tempo possibile fermi sulle rive del lago per sfiancare il più possibile Davide e farlo dormire in macchina. Si comincia subito con una seduta sulle giostre.
Davide non subirà momentaneamente nessuna conseguenza, ma in compenso la forza centrifuga fa il suo effetto sullo stomaco dell’accompagnatore Tomma. Si corre ai ripari tappando i vuoti formatisi con il movimento circolare con ampie applicazioni di gelato.
Anche il tappo non vuole essere da meno.
Intanto Tomma, aumentato il livello di caffeina prima del gelato, depredato del cucchiaino inizia a dare i primi segni di cedimento mentale.
La demenza colpisce ormai irreparabilmente tutti i componenti di famiglia… Gaia decide di fare un bel tuffo nelle acque vagamente limacciose del lago.
L’operazione stancabestia prosegue e si arriva all’ultima fase nella quale si spera di stroncare definitivamente il macello ambulante.
Il tappo comincia a mostrare i primi segni di cedimento, decretando il momento di ricominciare il viaggio verso casa. Tornando verso l’auto, Tomma decide di strafare e prendere l’ennesimo caffè doppio corretto Red Bull. Gli effetti sono palesi e permanenti…
Si riparte con grande convinzione e le cose procedono per il meglio: come sperato il nano casinista sviene sul seggiolino dell’auto e si possono macinare più km possibile.
Purtroppo i piani dello stratega volpe del deserto Tomma vengono rovinati in men che non si dica, perché appena presa l’autostrada, si becca una coda infinita sulla Autostrada del Sole fino a Firenze.
La disperazione colpisce Tomma che versa lacrime amare sul volante come un bambino scemo di 4 anni.
Intanto, mentre si procede incolonnati, si subisce un inseguimento da una figura davvero losca…
Si supera Firenze e si ritrova temporaneamente un po’ di strada libera. Tomma ne approfitta per bruciare km e gomme con drift insensati dovuti ad una ulteriore iniezione di caffeina che compromette ulteriormente la sua poca salute mentale.
Davide, che complessivamente durante il viaggio ha dormito ben 5 ore, si sveglia giusto in tempo per ordinare un’immediata merenda a base di gelato.
Anche Tomma ne approfitta dandosi il colpo di grazia finale: caffè e gelato al gusto caffè. Ormai la caffeina prende il sopravvento causando convulsioni ai pochi neuroni presenti nella calotta cranica del povero demente.
Ripartendo in poco tempo si arriva sulla A12 dove, piuttosto che intravvedere la fine del viaggio, si vitupera infinitamente per una ulteriore coda.
Anche quest’ultima viene superata ma ancora una volta ci si deve fermare per sfamare Davide che non ne vuole sapere di arrivare a casa a mangiare, dimostrando di essere veramente puerile.
La cena di Davide lascia segni indelebili sull’abbigliamento di Yobby…
Incredibilmente alle 21.30, dopo più di 12 ore di viaggio, si arriva a casa. Dopo essersi causati una lesione spinale trascinando per 4 piani tutto l’incredibile carico trasportato in vacanza, arriva il momento della cena. Purtroppo il frigorifero appare desolatamente vuoto e non si può neppure approntare una cenetta a base di sushi, perché nel frattempo i pesci di casa Tomassini-Rossi-D’arrigo si sono suicidati per solitudine. Si ricorre alla pizza…
Al momento di andare a dormire, si hanno dubbi sulla possibilità che qualcuno prenda sonno. Davide ha dormito tantissimo e rischia di voler passare il sabato sera in discoteca e Tomma ha una talmente scarsa concentrazione di sangue nella caffeina da impedire ogni possibile riposo. Finisce così l’avventura nelle Marche, con un individuo che realmente mai più prenderà sonno…