Da: | Inari (lat.68.91°N) |
A: | Slettnes Fyr (lat. 71.05°N) |
Km parziali: | 423 |
Km totali: | 2807 |
Tempo: | Pioggia – Nuvoloso |
Temperatura: | 6-4°C |
Condizioni LostBikers: | Infreddoliti |
Condizioni Moto: | Ottime |
Di nuovo poche ore di sonno ed i LostBikers sono già in piedi: la missione di oggi è quella di raggiungere Capo Nordkyn a 400 km da Inari. Forse non tutti sanno che Capo Nord è su di un isola, quindi se si parla di continente europeo, allora la palma di punto più a Nord spetta proprio al luogo che vogliamo raggiungere oggi.
Il primo obiettivo della giornata resta però sempre lo stesso: ripulire i tavoli della colazione di ogni ben di dio per ricavarne pranzo e cena della giornata. Uno sciame di locuste si abbatte sulla sala breakfast…
Si parte da Inari con una bella temperatura degna di un inverno freddo in Liguria: 6° ed una gradevole pioggerellina che ti fa sentire maggiormente il freddo in ogni dove!
I primi km scorrono davvero lentamente: se all’inizio del viaggio i LostBikers avevano avuto paura di non incontrare animali selvatici, ora si sono ricreduti alla grande! Le renne spuntano davvero ovunque, fino a comparire anche proprio in mezzo alla strada, rischiando un bel frontale con i lanciati motociclisti!
Resta solo da sfatare l’opinione che le renne in Norvegia siano semplicemente una immaginazione…
Il viaggio continua nelle foreste della Lapponia Finlandese, dove i cartelli risultano particolarmente comodi e veloci da leggere…
Ci sono solo distese di betulle a tenere compagnia ai LostBikers che ormai davvero congelati da freddo, pioggia e vento gelido, arrivano ad Utsjoki, ultimo paese finnico sul confine.
L’ingresso in Norvegia è davvero sorpendente: per fortuna in freddo si attenua, le strade diventano più strette e tortuose ed anche il paesaggio muta completamente. Quest’ultimo anche grazie al mitico bruco del Finnmark Norvegese: un vero Attila delle foreste, capace di divorare qualunque albero e quasi in grado di competere con le razzie dei LostBikers al mattino.
Anche una volpe attraversa la strada di Smiling76 e Tomma7, ma la sua rapidità ed i riflessi davvero surgelati dei fotografi, fanno si che l’astuta bestia scappi via senza essere immortalata… bastarda!!
Per arrivare in fondo alla penisola di Nordkyn, la strada si inerpica più volte su passi che mostrano un paesaggio lunare che si perde davvero nel nulla…
… e che danno la gioia ai LostBikers di trovare condizioni meteorologiche di cui sentivano proprio la mancanza: freddo artico, pioggia, vento ed una gradevolissima nebbia a coronare il fine della tappa come ciliegina sulla torta… torta gelato!
Il dubbio sull’esistenza delle renne in Norvegia è presto sfatato: mai incontrate così tanti animali prima! Una quantità industriale!
Si arriva così a Mehanm, dove si va alla ricerca dell’ultimo distributore disponibile e che ovviamente risulta chiuso e schifare qualunque tipo di carta di credito o bancomat in nostro possesso.
Qui fa tappa l’Hurtigruten, il battello postale Norvegese, ma trovare il punto dell’attracco sembra davvero impossibile… Tomma7 è obbligato per l’ennesima volta a sfoggiare il suo inglese oxfordiano, ma sufficiente per riuscire a cavarsela anche stavolta: un simpatico vichingo un po’ brillo e vagamente sdentato ma gentilissimo indica ai LostBikers il luogo richiesto; in seguito verrà loro molto utile…
La cavalcata odierna deve ancora finire: ancora poche manciate di km dividono gli intrepidi Smiling76 e Tomma7 dal faro più settentrionale del continente europeo: niente ormai può fermare i due decisi ad arrivare in fondo all’Europa, nemmeno gli ultimi 5 km di sterrato che vengono ingurgitate come niente fosse dalle moto cariche e dai ghiaccioli fossilizzati alla loro guida!
Tutti gli sforzi vengono premiati: i LostBikers conquistano il faro Slettnes e Capo Nordkyn.
Ed ora proprio da qui, dove la gentilezza dei guardiani del faro commuove i duri e puri LostBikers, sta per partire un’altra impresa…