Alla conquista della Svezia

Da: Goteborg
A: Stoccolma
Km parziali: 503
Km totali: 692
Tempo: Sereno
Temperatura: 27-30°C
Condizioni LostBikers: Buone
Condizioni Moto: TDM ottime Hornet ai box

I cari LostBikers pensavano di dormire un po’ di più… ed invece, alle 7 una dolcissima voce teutonica intimava a tutti i naviganti di svegliarsi immediatamente! I due scattano sull’attenti ed immediatamente, si preparano e vanno a fare colazione, azzardando un pericolosissimo caffèlatte straniero e stupendosi di quello che una persona continentale può mangiare al mattino… (uova sode, salsiccie, asparagi, cetrioli, gamberetti, cipolle fritte e molte altre schifezze)!
Alla fine della veloce colazione, il capitano Stubing già intravvedeva la meta della traversata…

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Finalmente è arrivato il fatidico momento di conquistare la penisola scandinava e i Lost Bikers non si fanno assolutamente pregare: dopo un rapido giro amarcord per Goteborg (Gothia Cup ‘87 e ‘88).

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Il freddo di ieri in Germania è dimenticato, in Svezia allo sbarco alle 9 del mattino ci sono 27°… è decisamente caldino!!!

Cominciano a macinare km, finchè non arriva il momento del primo rifornimento: alla cassa automatica Tomma7 prova nell’ordine: carta di credito Poste Pay, carta di credito – bancomat Carige, codice fiscale, tessera ingresso palestra, badge Ansaldo, abbonamento del Genoa, carta fedeltà Iper… ma tutti i tentativi sono vani, uscendone sconfitto e rassegnato a inserire banconote per fare benzina.
Si riprende la via di Stoccolma ed il paesaggio è molto vario: laghi, conifere, conifere, laghi, conifere, conifere… vabbè… è tutto uguale qui!
Finalmente arriva il momento del lauto pranzo dei LostBikers:

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Prima di partire nuovamente scatta l’idea geniale: beviamoci una Rad Bull! Tomma7, decentemente riposato, non abbioccato dal pranzo e dopato al punto giusto diventa una psicopatica macchina da guerra macinachilometri ed entra in modalità “nonmifermoneanchemorto”. I due si ricongiungono poco prima di Stoccolma ed entrano in città.
“Meno male che in città abbiamo il navigatore”… ultime parole famose! Stoccolma è un labirinto terribile di tunnel sotterranei dove non c’è segnale satellitare che tenga e così ci si immerge nel bollente traffico cittadino tra curiose costruzioni.

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Ed è proprio qui che scatta il dramma giornaliero: nonostante tutte le scrupolose verifiche effettuate dal pignolissimo Smiling76, la ventola di raffreddamento del motore non parte, mandando in ebollizione tutto il liquido del radiatore. Sosta ai box ed intervento in loco: il problema è risolto con la sotituzione di un maledettissimo fusibile bruciato.

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Dopo tutti i turpiloqui del tranquillissimo Smiling76, si arriva all’ostello. Nonostante i 500 km percorsi, i LostBikers, incuranti della fatica, si dirigono verso il centro di Stoccolma, lasciando ferma la moto ancora infortunata e bisognosa di alcune attenzioni.

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Dopo la pappa e il mega gelato, i due ragazzi cominciano ad apparire un po’ appannati… e da LostBikers, diventano GhostBikers:

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Il cielo è ancora chiaro, sembrano le 9 di sera ed invece l’orologio rivela la triste verità: è mezzanotte passata e decisamente l’ora di andare a dormire.

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