Nonostante la sveglia alle 4 per andare in aeroporto, il mattino sembra cominciare con la marcia giusta, sfruttando appieno i servizi della stanza a vista mondo.
Abbandonato l’ultimo albergo olandese, si possono percorrere con passo deciso i circa 120 metri di distanza per arrivare al terminal di Schipol.
La tristezza della fine del viaggio comincia a farsi sentire, quindi meglio affogare i propri dispiaceri in un bidone da 8 galloni di cappuccino… ancora meglio se abbellito da 2 brioche.
L’attesa in aeroporto per chi non fa colazione porta a qualche svenimento.
Nell’orribile marasma dell’assembramento al gate per salire per primi sull’aereo, Tomma di fronte ad una muraglia umana tenta il tutto per tutto e fingendosi un lord inglese riesce a fregare con mestiere il personale dell’aeroporto ed a posizionarsi nella corsia prioritaria… pur non avendone minimamente diritto. L’aereo è quindi immeritatamente conquistato per primi.
In volo si intravvedono strane forme montagnose… decisamente uno stupore dopo aver passato 15 giorni sempre sotto il livello del mare.
Di primo mattino si atterra in madrepatria…
… e già appena entrati nella aerostazione si comincia a salivare nella riscoperta di prodotti culinari di casa.
Un’ultima passeggiata per via Sestri sancisce la definitiva fine di questa avventura…
… ma non prima di festeggiare il rientro con il comitato di bentornati in patria.
Da: | Amsterdam |
A: | Genova |
Km parziali: | 0 |
Km totali: | 1177 |
Posti: | |
Notte: | Casa |
Temperatura: | |
Meteo: | |
Note: |