Da: | Hamnøy |
A: | Hamnøy |
Km parziali: | 159 |
Km totali: | 640 |
Posti: | Nusfjord, Vikten |
Notte: | Eliassen Rorbuer |
Temperatura: | 2 – 4 |
Meteo: | Merdavigliosa pioggia |
Note: |
Era già nell’aria leggendo le previsioni del tempo la sera prima, ma la sveglia ha dato la triste conferma: il tempo è merdosamente uggioso. La truppa si prepara con decisa mestizia…
Si sale comunque in macchina per fare un giro, sperando con indescrivibile ed immotivato ottimismo che magari in un’altra zona delle isole possa non piovere. Durante il trasferimento in auto, non resta che alleviare la tristezza di giornata con delle pasticche di droghe da discoteca spacciate dal puscher del gruppo Gaia.
Arrivati a Nusfjord, meta della mattinata, si è costretti ad intuire vagamente che il tempo è in effetti abbondantemente merdoso su tutte le Lofoten.
Dopo un micro giro di 20 secondi, Yobby, Stefy, Gaia e Davide si rintanano in un bar.
I due rompi belino vengono abbandonati in paese a fare foto inutili del paese, rovinando per sempre le proprie macchine fotografiche sotto la pioggia insistente.
Dato il tempo, non resta che fare ritorno a casa, non prima però di aver evacuato dall’auto in corsa i due soliti spacca belino, impegnati nella loro quotidiana sessione fotografica al ristorante. A questo giro, i due mentecatti dimenticano di fare le foto prima di ingollare il piatto soggetto.
Intanto alla base ci sono le solite battaglie per la pappa e Yobby pare essere vagamente stanca nel vano tentativo di tenere testa al piccolo psicopatico di casa.
Ricongiunto il gruppo, nel pomeriggio si pianifica come delle vere volpi del deserto un piano assolutamente infallibile per sfruttare la giornata, ossia andare a visitare una vetreria a Vikten un remoto paesino evidentemente sconosciuto anche agli stessi abitanti delle Lofoten.
La totale assenza di forme di vita umane, inizia a far presagire quella che poi sarà la dura realtà da affrontare… la vetreria è chiusa. L’idea geniale si dimostra quindi una cacata pazzesca.
L’unica davvero felice della situazione è Yobby, che finalmente qui alle Lofoten riesce ad incontrare delle bestie… e colta dal solito ingestibile embolo cerebrale, corre loro incontro come una scappata da una casa di cura.
Come si immagina dal rosario sgranato da Tomma, noto per mantenere la calma olimpica in queste occasioni, la pioggia continua senza pietà.
Tornando verso la base, si scorge un supermercato che ancora aveva derrate alimentari in quanto non ancora razziato dal gruppo di morti di fame… un cenno d’intesa ed i sei entrano, coordinati da Davidino che resta a guardia del prezioso contenuto del carrello.
Intanto il fido Tomma, dopo tanto Chappy e crocchette, decide che è il momento di un po’ di cura dentale…
A poca distanza dal supermercato si scorgono sulle rastrelliere sempre i soliti due disperati ed unici a fare questo lavoro nelle Lofoten… ed oggi la pioggia dona loro una lucentezza di allegria tutta speciale.
Il gruppo arriva a casa e si prepara per la solita massacrante maratona di cibo, mettendo nelle mani sbagliate il piatto principale, che rischia di essere infilato nel forno ancora dentro al cellophane.
Dopo aver schernito Tomma come dei compagni particolarmente bastardi delle elementari, si scopre che il cellophane era davvero il contenitore adibito alla cottura. Nonostante ciò, la colpa della cottura sbagliata viene affibbiata a Tomma che viene esiliato come nemico del popolo nello scoglio in mezzo al fiordo davanti alle finestre di casa.
Incredibilmente già alle 20.30 le persone cominciano a crollare dal sonno e si ritirano nei propri alloggi. Chi resta sveglio decide di dare un ulteriore colpo di lardosità alla propria serata, assicurandosi senza dubbio alcuno una notte di atroci sofferenze sul gabinetto.